Giudiziaria

L’omicidio del commerciante di auto a Favara, al via nuovi accertamenti dei Ris

Nuovi accertamenti di natura microscopica nell'inchiesta sull'omicidio del rivenditore di auto di Favara

Pubblicato 6 mesi fa

Saranno eseguiti il prossimo 20 febbraio, nella sede dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, nuovi accertamenti irripetibili sui reperti sequestrati sul luogo dell’omicidio di Francesco Simone, il rivenditore di auto ucciso con almeno quattro colpi di pistola a Favara lo scorso 7 dicembre. I Ris di Messina, dopo aver eseguito nelle scorse settimane esami di natura biologica e balistica, procederanno questa volta con la microscopia elettronica. Si tratta di una tecnica in grado di generare sul campione in analisi immagini con ingrandimenti molto elevati fino a raggiungere risoluzioni a livello atomico.

Accertamenti fondamentali per la delicata indagine coordinata dalla procura di Agrigento che già negli scorsi giorni ha avuto un primo punto di svolta con l’iscrizione nel registro degli indagati del vicino di casa della vittima. I risultati di tutti gli approfondimenti potrebbero così fornire ulteriori e decisivi tasselli per chiudere il cerchio investigativo. Indagine, quella svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo guidati dal tenente colonnello Luigi Balestra e dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, che fin da subito ha tracciato un profilo dell’accaduto alquanto vicino a dinamiche originate da banali e futili motivi che avrebbero scatenato la furia omicida dell’assassino. I militari dell’Arma, insomma, avrebbero individuato movente e presunto assassino già dopo le primissime investigazioni. L’indagato ha nominato quale difensore l’avvocato Giuseppe Barba mentre i familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Angelo Piranio. 

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