Menfi, 8 mesi ai domiciliari per violenza sessuale ma poi viene assolto: sarà risarcito
L’uomo ha trascorso 234 giorni ai domiciliari per violenza sessuale per poi essere stato assolto
Quasi otto mesi agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale per poi essere assolto perché il fatto non sussiste. Adesso la Corte di Cassazione accoglie il suo ricorso e impone la rivalutazione del caso al fine di un risarcimento. Protagonista della vicenda è un trentenne di Menfi. L’uomo ha trascorso 234 giorni ai domiciliari per violenza sessuale per poi essere stato assolto. Così ha avanzato richiesta di riparazione per ingiusta detenzione chiedendo un indennizzo di 77 mila euro.
L’istanza, in un primo momento, è stata rigettata dalla Corte di Appello di Palermo attribuendo un comportamento al giovane tale da indurre gli organi inquirenti il convincimento che lo stesso fosse corresponsabile della vicenda. La difesa del trentenne, rappresentata dagli avvocati Luigi La Placa ed Antonino Alagna, ha così fatto ricorso in Cassazione e la quarta sezione penale lo ha accolto annullando l’ordinanza precedente.