Giudiziaria

Operaio licatese morto in ospedale, archiviata inchiesta per 18 medici

In seguito alla morte di Salvatore Mugnos, deceduto per dei calcoli renali l’8 maggio 2018

Pubblicato 2 anni fa

Il gip del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Paola Vetro, ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta a carico di 18 medici in servizio al San Giacomo di Altopasso di Licata e al San Giovanni di Dio di Agrigento accusati di omicidio colposo in concorso in seguito alla morte di Salvatore Mugnos, deceduto per dei calcoli renali l’8 maggio 2018.

La posizione di un altro medico, invece, è stata stralciata e verrà giudicata separatamente. Era stata la stessa accusa ad avanzare la richiesta di archiviazione nei confronti dei medici in seguito alla consulenza tecnica fornita al pubblico ministero. Scrive il gip: “I medici risultano esenti da colpa professionale in ordine al decesso di Mugnos, per come ampiamente esposto in tale consulenza, che questo gip condivide”.

L’inchiesta nasce da un esposto presentato dai familiari della vittima. Secondo quanto raccontato agli inquirenti  dai congiunti del licatese, Mugnos si sarebbe recato per ben due volte all’ospedale di Licata in seguito a fortissimi dolori. Entrambe le volte era stato dimesso. Sarebbe stato poi preso in cura da un urologo di Gela e, quando si è ritornato per la terza volta in ospedale, le condizioni erano gravissime. A nulla è servita la corsa verso il San Giovanni di Dio di Agrigento dove il 52enne è arrivato in setticemia ed è morto poco prima di esser operato.

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