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Operazione Barbanera, l’agrigentino Spalma ai domiciliari

Il Tribunale di Trapani, accogliendo le istanze degli avvocati Salvatore Pennica e Giacomo La Russa, hanno scarcerato Salvatore Spalma, 30 anni di Agrigento, disponendo gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Spalma è rimasto coinvolto nell’operazione Barbanera, eseguita dalla Guardia di Finanza lo scorso gennaio, che ha portato al fermo di 14 persone (italiani e stranieri) […]

Pubblicato 5 anni fa

Il Tribunale di Trapani, accogliendo le istanze degli avvocati Salvatore Pennica e Giacomo La Russa, hanno scarcerato Salvatore Spalma, 30 anni di Agrigento, disponendo gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Spalma è rimasto coinvolto nell’operazione Barbanera, eseguita dalla Guardia di Finanza lo scorso gennaio, che ha portato al fermo di 14 persone (italiani e stranieri) appartenenti ad un sodalizio criminale che avrebbe gestito il traffico di migranti tra la Tunisia e le coste siciliane con gommoni veloci.

I componenti del clan, capeggiato dal tunisino Fadhel Moncer, sono accusati a vario titolo di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, contrabbando di tabacchi lavorati e fittizia intestazione di beni e attività economiche.

La banda reclutava i profughi e raccoglieva grosse somme di denaro per la traversata: fino a 3.000 euro. L’organizzazione rubava natanti e motori, già usati per i viaggi verso l’Italia e sequestrati dalla Finanza, e acquistava tabacchi di contrabbando che poi portava in Sicilia e rivendeva grazie alla rete di distribuzione che aveva nei mercati rionali palermitani. La banda usava gommoni carenati, dotati di potenti motori fuoribordo, con i quali era in grado di coprire il tratto di mare che separa le due sponde del Mediterraneo in poche ore, trasportando, per ciascuna traversata, dai 10 ai 15 persone.

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