Giudiziaria

Operazione Smart Truck, scoperto traffico droga da Campania a Sicilia

Operazione “Smart truck”: eseguite 5 misure cautelari e 12 perquisizioni locali per traffico di stupefacenti tra la Sicilia e la Campania. Individuata una rete di spaccio a Vittoria (Ragusa), sequestrando oltre 105 chili di marijuana e 15 di hashish. In azione la Guardia di finanza di Ragusa con perquisizioni in diverse localita’ delle province di Ragusa, Napoli e […]

Pubblicato 3 anni fa

Operazione “Smart truck”: eseguite 5 misure cautelari e 12 perquisizioni locali per traffico di stupefacenti tra la Sicilia e la Campania. Individuata una rete di spaccio a Vittoria (Ragusa), sequestrando oltre 105 chili di marijuana e 15 di hashish. In azione la Guardia di finanza di Ragusa con perquisizioni in diverse localita’ delle province di Ragusa, Napoli e Salerno, nei confronti dei soggetti indagati e di alcuni acquirenti abituali. Nel corso delle indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Ragusa durate circa 8 mesi sono stati posti sotto sequestro in flagranza di reato, in diversi interventi, gli ingenti quantitativi di droga. Sicilia e Campania collegate dunque da un ingente traffico di droga.

Lo stupefacente sequestrato avrebbe consentito il confezionamento di oltre 430 mila dosi, con un guadagno di almeno un milione di euro; 18 persone coinvolte, 5 destinatarie di misure cautelari: tre arresti e due obblighi di dimora. Un inizio, quello costituito dalla verifica dei tabulati telefonici di due cittadini extracomunitari fermati per un controllo e che portarono a una utenza intestata ad una donna di Comiso. Non una persona qualsiasi: a ottobre del 2018 quella donna venne fermata ad un posto di blocco dai carabinieri a Corigliano Calabro assieme ad altre due donne di Vittoria. Nel borsone nel bagagliaio, tra jeans e biancheria anche 5 chili di marijuana. Fu lei ad addossarsi la responsabilita’ per un trasporto effettuato per conto di un 42enne di Vittoria che assumera’ nel corso delle indagini un ruolo importante.

Da questo collegamento partono altre verifiche nel corso delle quali vengono effettuati due passi importanti che hanno avuto la funzione anche di mettere sotto pressione il gruppo criminale: il primo nella notte tra il 28 e 29 marzo quando, un 56enne di Vittoria, venne arrestato dalle Fiamme gialle a Tremestieri per traffico di droga: aveva oltre 15 chili di hashish nascosti tra la frutta nel suo autoarticolato. La frutta era destinata al mercato all’ingrosso. A fornire la droga sarebbe stato un noto pregiudicato originario di Giugliano in Campania e vicino a clan camorristici della zona. L’hashish era stato ritirato al mercato Ortofrutticolo di Pagani, grazie anche alla intermediazione di un cinquantenne originario di Niscemi ma residente a Capaccio, nel Salernitano e alla agevolazione di un quarantasettenne di Vittoria, referente di una azienda agroalimentare dell’Ipparino. Secondo episodio, il 24 maggio del 2019. Sempre la Guardia di finanza arresta altri due vittoriesi che vengono fermati in un casolare abbandonato tra i comuni di Vittoria e Acate.

Li avevano beccati mentre con una vettura di grossa cilindrata si inoltravano nei campi per poi accostare davanti al casolare. Nell’auto, un chilo e 100 grammi di marijuana; nel casolare altri 96 chili e altri sacchi ormai vuoti che probabilmente contenevano droga gia’ ceduta. “E’ stato smantellato canale di approvvigionamento importante”, dice il procuratore capo di Ragusa Fabio D’Anna. Trovati i contatti e i collegamenti ne era venuto fuori che proprio il 42enne vittoriese collegato alla donna comisana arrestata, era il fulcro di una rete di spaccio fiorente che lo stesso riusciva a sostenere con partite di droga da fuori regione e con collegamenti con organizzazioni campane vicine alla criminalita’ organizzata. Ed ecco quindi il collegamento con il fornitore di Giugliano legato ai clan camorristici. Ormai perso quel carico da 15 chili di hashish per l’arresto dell’autotrasportatore a Messina, il 42enne di Vittoria cerca altre strade e i militari delle Fiamme gialle individuano cosi’ il magazzino di Acate dove vengono operati i due arresti. Ma non e’ finita, prima della conclusione delle indagini sempre il quarantaduenne viene arrestato dai carabinieri in provincia di Bologna per una tentata rapina ad una sala giochi, assieme ad altri complici. Insomma gli inquirenti, con il coordinamento della Procura di Ragusa, hanno riscontrato una spiccata pericolosita’ sociale dei componenti del gruppo capaci di muoversi agevolmente nel territorio e con un giro di utenze telefoniche ‘usa e getta’ intestate a soggetti extracomunitari che ha reso difficili i riscontri. Il sostituto procuratore di Ragusa Santo Fornasier ha ripercorso le indagini svolte: “Approfonditi alcuni aspetti soprattutto sul approvvigionamento della droga. Uno degli indagati aveva precedenti per traffico di droga. Abbiamo ampliato il raggio e definito che se e’ vero che torna in diverse indagini il fronte pugliese siamo arrivati nel salernitano con misure cautelari che hanno dato ragione alle attivita’ svolte”. Oltre ai tre arresti in corso di indagini (l’autotrasportatore e i due personaggi beccati fuori dal casolare abbandonato), i nuovi arresti su disposizione del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa riguardano il 42enne vittoriese e il cinquantenne vicino alla camorra, che forni’ la partita di hashish bloccata poi a Messina. Ai domiciliari, l’intermediario di quell’episodio. Obbligo di dimora per altri due vittoriesi, uno dei quali referente di una azienda agroalimentare ipparina. Il comandante provinciale delle Fiamme gialle, il colonnello Giorgio Salerno, con il comandante del nucleo di polizia economica e finanziaria di RagusaLuigi De Gregorio, ha sottolineato la difficolta’ delle indagini: “Tutto e’ nato da un paio di fermi di due piccoli spacciatori in contatto con la donna di Comiso fermata nel 2018. Da li’ una serie di riscontri e sequestri notevoli di sostanza stupefacente”. In mattinata perquisizioni e che hanno portato i militari a sequestrare altra droga e dispositivi elettronici. (AGI)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *