Giudiziaria

Porto Empedocle, investì il cognato, la madre: “Sono entrambi miei figli, non rispondo”

“Sono entrambi miei figli, non mi voglio mettere in mezzo e per questo mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. Una situazione “scomoda” quella della signora che, oltre ad essere la madre della persona investita, è anche genitore della fidanzata dell’investitore. Per questo, come previsto dalla legge, ha deciso di non rispondere. E’ ripreso questa […]

Pubblicato 5 anni fa

“Sono entrambi miei figli, non mi voglio mettere in mezzo e per questo mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. Una situazione “scomoda” quella della signora che, oltre ad essere la madre della persona investita, è anche genitore della fidanzata dell’investitore. Per questo, come previsto dalla legge, ha deciso di non rispondere.

E’ ripreso questa mattina, davanti il collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino, il processo a carico di Calogero Donato, 28 anni di Porto Empedocle, accusato del tentato omicidio del cognato Yorge Reyes Bellanca. La vicenda risale all’1 aprile 2016 quando Bellanca fu investito da una Citroen Saxo guidata dal cognato Calogero Donato, 27 anni, in via dello Sport, a Porto Empedocle. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Serena Gramaglia, ha sempre negato l’intenzione di voler uccidere. Alla base del gesto ci sarebbero stati dissidi familiari tra i due. Bellanca non avrebbe digerito la relazione tra Donato e la sorella e, al culmine dell’ennesimo litigio, sarebbe stato investito dal cognato. 

Bellanca, che in questo procedimento è parte civile rappresentato dall’avvocato Alba Raguccia, risulta essere imputato per le minacce che avrebbe poi proferito all’indirizzo di Donato. Si torna in aula il 20 maggio. 

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