Rapina aggravata a imprenditore: padre e figlio chiedono rito abbreviato
E’ ripresa questa mattina l’udienza preliminare, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Paola Vetro nei confronti di Antonino Putano, 74 anni, e del figlio Massimo, 45 anni, accusati di rapina aggravata ai danni di un imprenditore di Canicattì. La difesa dei […]
E’ ripresa questa mattina l’udienza preliminare, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Paola Vetro nei confronti di Antonino Putano, 74 anni, e del figlio Massimo, 45 anni, accusati di rapina aggravata ai danni di un imprenditore di Canicattì. La difesa dei due imputati, rappresentata dagli avvocati Angela Porcello e Calogero Lo Giudice, ha chiesto formalmente di accedere al rito abbreviato, circostanza che in caso di eventuale condanna permetterebbe lo sconto di un terzo della pena.
La vicenda risale a qualche giorno prima del Ferragosto 2018 quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, padre e figlio si presentarono all’interno della proprietà di un imprenditore agricolo minacciandolo e sottraendogli una trentina di tubi per l’irrigazione dei campi. L’anziano imprenditore agricolo fu anche minacciato non appena cercò di opporre resistenza: “Se mi denunci passerai dei guai …”. Prima di lasciare l’abitazione dell’imprenditore i due indagati, a bordo di un furgone, speronarono l’auto della vittima nel tentativo di quest’ultimo di impedire loro di scappare.