Giudiziaria

Santa Elisabetta, neonata morta dopo 13 giorni: periti giudice “scagionano” medici

La storia riguarda la morte di una neonata di Santa Elisabetta, deceduta 13 giorni dopo essere nata, il 29 settembre del 2020

Pubblicato 2 anni fa

Potrebbe prendere la via dell’archiviazione la vicenda giudiziaria che riguarda due medici neonatologi dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, accusati di omicidio colposo, alla luce di una perizia eseguita da tre specialisti nominati dal gup Francesco Provenzano per fare chiarezza sulla morte di una neonata a distanza di tredici giorni dalla nascita. I periti nominati dal tribunale, il medico legale Antonio Guajana, il cardiologo pediatrico Calogero Comparato e il neonatologo Salvino Vitaliti, hanno messo nero su bianco che “la patologia della bimba era particolarmente aggressiva e di conseguenza, qualora la condotta dei sanitari avesse consentito alla piccola di essere operata, non è possibile sostenere con elevata probabilità che sarebbe stato possibile evitarne il decesso”.

La storia riguarda la morte di una neonata di Santa Elisabetta, deceduta 13 giorni dopo essere nata, il 29 settembre del 2020. I genitori della piccola, rappresentati dall’avvocato Francesco Carrubba, hanno poi presentato un esposto chiedendo di vederci chiaro. L’accusa, sostenuta in aula dal pm Elenia Manno, sostiene che la diagnosi di grave insufficienza mitraglia sarebbe stata portata alla luce dai continui rigurgiti della piccola e dalle difficoltà nell’alimentazione. La neonata invece fu dimessa e le furono prescritti dei controlli settimanali. Per l’accusa, dunque, si sarebbe “omesso di monitorare l’andamento dell’insufficienza mitralica congenita e quindi di approntare un adeguato supporto farmacologico o, in extremis, un intervento chirurgico in un centro specialistico di riferimento”.

Adesso la perizia del Tribunale di Agrigento sembrerebbe “scagionare” i due medici, difesi dagli avvocati Silvio Miceli e Barbara Garascia, affermando di fatto che “non è possibile sostenere con elevata probabilità che sarebbe stato possibile evitarne il decesso”.

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