Giudiziaria

Sorella Sanità, giudizio immediato per manager agrigentino e altri 9

Giudizio immediato per dieci imputati coinvolti nella maxi inchiesta sulla sanità siciliana. Tra questi c’è anche il manager-faccendiere di Canicattì, Salvatore Manganaro che, dopo l’arresto avvenuto lo scorso maggio, ha iniziato a fornire dichiarazioni agli inquirenti che hanno inevitabilmente “arricchito” l’inchiesta. Il processo prenderà via il prossimo 1 febbraio. Oltre Manganaro vanno a processo anche […]

Pubblicato 3 anni fa

Giudizio immediato per dieci imputati coinvolti nella maxi inchiesta sulla sanità siciliana. Tra questi c’è anche il manager-faccendiere di Canicattì, Salvatore Manganaro che, dopo l’arresto avvenuto lo scorso maggio, ha iniziato a fornire dichiarazioni agli inquirenti che hanno inevitabilmente “arricchito” l’inchiesta. Il processo prenderà via il prossimo 1 febbraio.

Oltre Manganaro vanno a processo anche Antonio Candela, allora coordinatore della struttura regionale per l’emergenza Covid-19 ed ex manager dell’Asp di Palermo, Francesco Zanzi, amministratore delegato della Tecnologie Sanitarie spa; Roberto Satta, responsabile operativo della Tecnologie Sanitarie; Angelo Montisanti, responsabile operativo per la Sicilia di Siram e amministratore delegato di Sei Energia scarl; Crescenzo De Stasio, direttore unità business centro sud di Siram; Ivan Turola, referente occulto di Fer.Co srl; Salvatore Navarra, presidente del consiglio di amministrazione di Pfe spa; Giuseppe Taibbi, che invece era vicino a Candela, e Fabio Damiani, manager dell’Asp di Trapani.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Giovanni Antoci e Giacomo Brandini, riguarda mazzette nel mondo della sanità per pilotare gare d’appalto.

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