Giudiziaria

“Stacca a morsi dito di agente e lo ingoia”: a processo il boss Fanara

Il boss ergastolano di Santa Elisabetta finisce a processo per aver staccato a morsi il mignolo ad un agente

Pubblicato 2 anni fa

Stacca con un morso il mignolo di un agente della polizia penitenziaria e lo ingoia. Il boss ergastolano di Santa Elisabetta Giuseppe Fanara, 66 anni, già condannato anche per l’omicidio del maresciallo Giuliano Guazzelli, finisce direttamente a processo. Il gup del tribunale di Roma ha accolto la richiesta di citazione diretta a giudizio del sostituto procuratore Giulia Guccione. Fanara adesso è accusato di lesioni aggravate, lesioni gravissime e resistenza.

La vicenda risale al 17 giugno 2020.  Il boss agrigentino, da oltre dieci anni al 41bis, avrebbe aggredito un agente della polizia penitenziaria durante un controllo. Prima lo prese per il collo e, dopo una breve colluttazione, riuscì a staccargli il mignolo con un morso e ingoiarlo. Per fermare la furia di Fanara ci volle l’intervento di altri sei agenti che furono minacciati con una scopa: “Vi scanno come maiali”.

Dopo questo episodio Fanara fu immediatamente trasferito nel carcere di massima sicurezza di Sassari, in Sardegna. Fanara, originario di Santa Elisabetta, è stato per un breve periodo al comando di Cosa Nostra agrigentina prima del suo arresto avvenuto nel 1999 nelle campagne di Favara durante un summit di mafia in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Alfonso Falzone che fecero luce sugli omicidi del maresciallo Guazzelli e dell’agente Pasquale Di Lorenzo oltre che na lunga scia di sangue caratterizzata – tra il 1991 e 1994 – da ben 21 uccisioni.

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