“Stidda in Lombardia”, condannato palmese ma cade accusa di mafia
L'imprenditore è stato però assolto dall'accusa di mafia
Due anni e otto mesi di condanna per indebite compensazioni nei confronti dell’imprenditore originario di Palma di Montechiaro – Salvatore Sambito, 41 anni, coinvolto nella maxi inchiesta “Leonessa”. Cade però l’accusa di associazione mafiosa. Lo ha disposto il gup del Tribunale di Brescia, Riccardo Moreschi.
L’accusa chiedeva la condanna di Sambito ad oltre nove anni di reclusione. Sambito era stato coinvolto nel blitz antimafia del settembre 2019 che aveva visto l’arresto di 69 persone e 200 persone indagate. Il blitz, denominato “Leonessa”, che aveva portato anche al sequestro di 35 milioni di euro, era stata condotta dalla Dda della città lombarda. L’inchiesta Leonessa, con l’altra inchiesta denominata Stella cadente, avrebbe disarticolato, secondo gli investigatori, una cellula stiddara operante in Lombardia.