Giudiziaria

Tangenti per il trasporto dei malati: due arresti per corruzione

Arrestati per corruzione un ex funzionario del Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo e un imprenditore

Pubblicato 3 anni fa

Arrestati per corruzione un ex funzionario del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo e un imprenditore. Sequestrati 260 mila euro. In azione Guardia di finanza e Nas coordinati dalla procura. Arresti domiciliari per Maurizio D’Angelo, 64 anni, di Palermo, gia’ segretario del Dipartimento dei servizi centrali dell’Azienda ospedaliera universitaria policlinico, e Alessandro Caccioppo, 49 anni, di Messina, gia’ rappresentante legale della Italy Emergenza Cooperativa Sociale, con sede a Messina. Sono indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, insieme ad altre tre persone di 41 anni, 45 anni e 46 anni.

Con il medesimo provvedimento, il gip, nell’ambito dell’operazione “Tutto in regola”, ha disposto il sequestro preventivo di disponibilita’ finanziarie per 260 mila euro quale prezzo della corruzione. L’indagine, inizialmente avviata dai carabinieri del Nas diPalermo, su segnalazione dell’azienda ospedaliera, ha evidenziato gravi anomalie nella gestione del servizio di trasporto ammalati all’interno del nosocomio, appaltato alla Italy Emergenza nel 2012 e svoltosi sino al 2018, con una spesa preventivata pari a 4,5 milioni di euro.

Il pubblico funzionario D’Angelo e’ accusato di avere attestato la conformita’ delle fatture rilasciate dalla societa’, nonostante fossero prive dei documenti e delle informazioni previste dal capitolato speciale d’appalto con particolare riguardo all’indicazione specifica dei servizi resi e nonostante fossero stati addebitati all’ente pubblico costi inerenti al personale gia’ compresi nelle prestazioni remunerate.

L’azienda ospedaliera avrebbe cosi’ sostenuto un maggiore costo pari a 3.367.800 euro. I successivi approfondimenti delegati agli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo, hanno consentito di contestare un patto corruttivo fra il legale rappresentante della cooperativa Caccioppo e il pubblico funzionario, remunerato con 130 mila euro, corrisposti attraverso sofisticati stratagemmi per schermare i flussi finanziari. In un caso la cooperativa Italy Emergenza ha corrisposto su un conto corrente cointestato a uno degli altri indagati, figliastra del dipendente pubblico, e al coniuge, la somma di 80 mila euro, falsamente giustificata dalla volonta’ di risolvere bonariamente una potenziale controversia di lavoro a fronte di una prestazione irregolare svolta nella cooperativa, rapporto che si ritiene non sia in realta’ mai avvenuto.

In un’altra circostanza, una societa’ immobiliare, legalmente rappresentata da un altro indagato, di fatto collegata alla Italy Emergenza, ha bonificato su un conto corrente, cointestato a D’Angelo e a un’anziana signora, ulteriori 50 mila euro. Per giustificare il pagamento la societa’ ha acquistato dalla donna un’immobile fatiscente, contestualmente concesso in locazione alla cooperativa che ha versato immediatamente proprio la somma di 50 mila euro come pagamento anticipato dei canoni di locazione per un periodo di sei anni, somma poi entrata definitivamente nella disponibilita’ del pubblico funzionario. L’operazione, viene sottolineato, “evidenzia ulteriormente l’impegno della procura della Repubblica di Palermo, per il contrasto della corruzione e delle piu’ gravi forme di reato contro la pubblica amministrazione che sottraggono alla collettivita’ risorse pubbliche, incidendo pesantemente anche sulla qualita’ dei servizi forniti ai cittadini, soprattutto in un settore delicato come quello della sanita’”.

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