Agrigento

Tar, sospesa ordinanza di demolizione per noto caseificio di Agrigento: salvi 50 posti di lavoro

Il T.A.R. di Palermo, sez. II composta dal presidente Cosimo di Paola, Francesco Mulieri Primo referendario ed estensore, Raffaela Sara Russo referendario, in accoglimento del ricorso proposto dagli avvocati Luigi Fazio Gelata e Salvatore Manganello ha sospeso una ordinanza del Comune di Agrigento con cui veniva ingiunta la demolizione di alcune opere ritenute, dall’Ente, abusive […]

Pubblicato 5 anni fa

Il T.A.R. di Palermo, sez. II composta dal presidente Cosimo
di Paola, Francesco Mulieri Primo referendario ed estensore, Raffaela Sara
Russo referendario, in accoglimento del ricorso proposto dagli avvocati Luigi
Fazio Gelata e Salvatore Manganello ha sospeso una ordinanza del Comune di
Agrigento con cui veniva ingiunta la demolizione di alcune opere ritenute,
dall’Ente, abusive in quanto realizzate in assenza del permesso di costruire.

In particolare, il Tar di Palermo ritenendo fondate le
doglianze avanzate dagli avvocati Luigi Fazio Gelata e Salvatore Manganello ha
precisato che la tesi sostenuta dal Comune di Agrigento, secondo cui le Scia presentate
dal caseificio avrebbero determinato la realizzazione di un capannone, risulta
destituita di fondamento, poiché il ricorrente era ed è in possesso dei titoli
autorizzativi/edilizi che hanno consentito la realizzazione delle opere di cui
veniva illegittimamente richiesta la demolizione.

Il Tar di Palermo, quindi, tenuto conto dei profili di
fondatezza del ricorso e del gravissimo danno economico, incidente anche sotto
il profilo lavorativo, derivante dall’esecuzione dell’ordinanza di demolizione
che determinerebbe di fatto la chiusura di una importantissima realtà
imprenditoriale, ne ha sospeso l’efficacia.

Per effetto di tale provvedimento, quindi, il caseificio potrà
proseguire la propria attività lavorativa scongiurando in tal modo il
licenziamento di ben cinquanta impiegati.

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