Traffico di sostanze dopanti: il figlio patteggia, la madre condannata
Si chiudono così le posizioni di due empedoclini - madre e figlio - accusati di illecita importazione e commercializzazione di medicinali
Un patteggiamento della pena e una condanna col rito abbreviato. Si chiudono così le posizioni di due empedoclini – madre e figlio – accusati di illecita importazione e commercializzazione di medicinali dopanti come il Nandrolone. Pietro Munisteri, 37 anni, ha patteggiato una pena di 2 anni, 11 mesi e 20 giorni. Per la stessa durata di tempo dovrà svolgere attività di servizi sociali.
Anna Maria Taormina, la madre, è stata invece condannata ad 1 anno e 10 mesi al termine del processo col rito abbreviato. I due empedoclini, residenti a Montebelluna, erano stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Agrigento nel novembre 2021 in un’inchiesta sul territorio nazionale che aveva fatto luce sul traffico di sostanze dopanti.