Giudiziaria

Va dai carabinieri e confessa omicidio: “Nel 2015 ho ucciso una donna”

Un uomo di 46 anni di Palermo, Damiano Torrente, e’ da ieri in stato di fermo dopo che si e’ presentato ai carabinieri della stazione Falde, per confessare l’omicidio di una giovane donna rumena di 30 anni. I resti della ragazza, che si chiamava Alexa, sono stati trovati in un dirupo sul Monte Pellegrino dai Vigili […]

Pubblicato 4 anni fa

Un uomo di 46 anni di Palermo, Damiano Torrente, e’ da ieri in stato di fermo dopo che si e’ presentato ai carabinieri della stazione Falde, per confessare l’omicidio di una giovane donna rumena di 30 anni. I resti della ragazza, che si chiamava Alexa, sono stati trovati in un dirupo sul Monte Pellegrino dai Vigili del Fuoco, che sono intervenuti assieme ai carabinieri della compagnia di San Lorenzo e del Ris, coordinati dal pm Felice De Benedittis. Torrente, che ha un precedente per stalking ed era stato rimesso in liberta’ nel periodo del Covid, avrebbe assassinato la ragazza nel 2015 e, negli ultimi tempi, preso dal rimorso, aveva cominciato a frequentare una parrocchia. Il sacerdote gli aveva detto che per ottenere il perdono di Dio doveva presentarsi alle autorita’ e confessare. Cosa che l’uomo, assistito dall’avvocato Alessandro Musso, ha subito fatto.

Damiano Torrente si e’ presentato ai carabinieri della stazione Falde e ha raccontato di avere ucciso nel 2015 Ruxandra Vesco, che era nata nel 1982, per motivi passionali. “Mi sono redento e voglio confessare il delitto” ha raccontato ai militari l’uomo che vive nella zona del quartiere Montepellegrino. Cosi’ ieri ha indicato il luogo dove e’ stato trovato il sacco con i resti della donna. Su Facebook e’ stata creata una pagina “Truffatrice ad Alcamo” in cui si indica la vittima come truffatrice seriale. Tra l’altro l’amministratore della pagina dal 2015 non aveva piu’ notizie della donna su cui pendono procedimenti penali per avere messo a segno diverse truffe in giro per l’Italia. Sulla pagina c’e’ anche una foto di Vesco, detta Alessandra o Alexandra, e un’immagine della sua carta d’identita’. Una persona dice di aver subito una truffa da 20 mila euro. Per ora non sembra che il delitto sia collegato alla presunta attivita’ di truffatrice della vittima. 

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