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Le marinerie siciliane ricevute a Roma dal Sottosegretario alla Pesca

A Roma, presso il Ministero delle Politiche Agricole, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti di alcune marinerie siciliane e il sottosegretario di Stato con delega alla pesca, Franco Manzato, della Lega. Le marinerie presenti con propri rappresentanti erano quelle di: Sciacca, Porto Empedocle, Licata e Porto Palo di Capo Passero. Erano anche presenti: […]

Pubblicato 5 anni fa

A Roma, presso il Ministero delle Politiche Agricole, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti di alcune marinerie siciliane e il sottosegretario di Stato con delega alla pesca, Franco Manzato, della Lega. Le marinerie presenti con propri rappresentanti erano quelle di: Sciacca, Porto Empedocle, Licata e Porto Palo di Capo Passero. Erano anche presenti: il direttore generale della pesca, Rigillo, la euro parlamentare Tardino e i deputati Viviani e Cimino. La questione che si è affrontata è quella ormai nota del regolamento comunitario 982 del 2019. Si è cercato di trovare possibili soluzioni al problema del divieto di pesca che rischia di portare al collasso le marinerie siciliane.

Il Sottosegretario ha assunto l’impegno politico di porre in essere tutte le possibili soluzioni per fronteggiare il regolamento comunitario in questione. In particolare, si è impegnato a fare da coordinatore di tutti gli europarlamentari italiani della commissione pesca europea per cercate soluzioni tecniche per bloccare la operatività del regolamento. Allo studio vi sono alcune ipotesi di lavoro. Il sottosegretario ha anche parlato di alcune misure compensative a favore degli operatori i quali hanno, però, chiesto in primo luogo di potere andare in pesca con serenità e con dignità per il sostentamento delle proprie famiglie.

Al termine della riunione i rappresentanti della pesca presenti hanno manifestato un moderato ottimismo. Tuttavia, adesso dalle parole che hanno ascoltato in questi giorni, dal Prefetto, dal Presidente della Regione e dal Sottosegretario, devono seguire i fatti. Saranno adesso le singole marinerie a decidere come proseguire nella protesta.

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