Nei primi tre giorni di giugno sono state 1.250 le persone transitate dall’hotspot migranti di Lampedusa. Il dato è stato reso noto dal direttore Operazioni emergenze e soccorsi della Croce rossa italiana, Ignazio Schintu, nel corso di una conferenza stampa nella struttura di contrada Imbriacola. “Con una serie di interventi, come i bagni mobili, adesso siamo in grado di accogliere un numero più alto di persone per pochissimo tempo”, ha spiegato Schintu, che poi ha aggiunto: “Nel giro di pochi giorni quelle persone sono andate via. La soluzione più importante – ha osservato – è quella di trasferire le persone verso centri più attrezzati di questo per proseguire il loro cammino nella richiesta di asilo o altro”.

Nel frattempo anche nella giornata di oggi sono proseguiti gli ultimi trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa. Nel centro di contrada Imbriacola, dove oggi il prefetto Valerio Valenti, commissario straordinario per l’emergenza migranti, e il direttore Operazioni emergenze e soccorsi della Croce Rossa Italiana, Ignazio Schintu, hanno fatto il punto delle attività messe in campo per la gestione della struttura passata dal primo giugno alla Cri, restano 35 ospiti. Gli ultimi a lasciare il centro stamani sono stati 89 migranti.

Su disposizione della Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, sono stati imbarcati sul traghetto di linea che in serata giungerà a Porto Empedocle. Intanto da giorni sulla più grande delle Pelagie non si registrano approdi.

“Nelle ultime due settimane abbiamo visto – ha spiegato il prefetto di Agrigento Filippo Romano – come la permanenza sia stata limitata a 24 ore, anche con punte di 800 persone arrivate in due giorni”