Mafia

Appalti, Calleri: “per non fare favori alla mafia bisogna vietare il massimo ribasso”

“In questi giorni si parla molto di appalti in relazione alle intenzioni del governo di derogare al codice degli appalti e di liberalizzare il sub appalto reintroducendo il criterio del massimo ribasso. Se ne parla in un momento in cui la mafia, in tutte le sue varietà, è in forma perfetta. Lo dichiara Salvatore Calleri presidente della Fondazione […]

Pubblicato 3 anni fa

“In questi giorni si parla molto di appalti in relazione alle intenzioni del governo di derogare al codice degli appalti e di liberalizzare il sub appalto reintroducendo il criterio del massimo ribasso. Se ne parla in un momento in cui la mafia, in tutte le sue varietà, è in forma perfetta. Lo dichiara Salvatore Calleri presidente della Fondazione Antonino Caponnetto.
“Per non aiutare la mafia occorre da un lato eliminare l’eccesso di burocrazia, ma semplificare deve far rima con decuplicare gli addetti ai controlli che sono troppo pochi e sovraccarichi di lavoro.
Ci vuole anche altro per non aiutare la mafia, continua Calleri, bisogna vietare il massimo ribasso. È bene essere chiari. La mafia ci va a nozze, è necessaria una unificazione delle Banche Dati per rendere più efficace l’operato degli addetti ai lavori e quindi ai controlli e superare l’odierna frammentazione delle informazioni in numerose Banche Dati che non dialogano tra loro; bisogna controllare ed avere l’elenco di chi vince gli appalti e chi ottiene i sub appalti. Lottare contro la mafia non significa essere contro lo sviluppo ma, al contrari
o, conclude Calleri, favorire lo sviluppo sostenibile. In caso contrario aiuteremo la mafia che si accaparrerà i fondi del recovery fund”.

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