Mafia

Caccia a Matteo Messina Denaro, l’intercettazione: “E’ vivo e vegeto”

A sostegno dell’attualissima centralità del ruolo del latitante Matteo Messina Denaro vi è una conversazione recente intercettata

Pubblicato 3 anni fa

Matteo Messina Denaro sarebbe ancora in grado di impartire “direttive funzionali alla riorganizzazione degli assetti mafiosi in provincia di Trapani. Lo sostengono i carabinieri, che hanno portato a termine il blitz ‘Hesperia’ con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L’indagine ha evidenziato i ruoli di alcuni esponenti di primo piano dei mandamenti mafiosi del Trapanese “confermando – sostengono dall’Arma – la riferibilità alla leadership del ricercato castelvetranese”. Secondo gli investigatori, inoltre, dalle indagini effettuate emerge “perdurante vitalità” di Cosa nostra trapanese, che continua a regolare il proprio funzionamento “sul più rigoroso rispetto delle regole ordinamentali che hanno nel tempo contraddistinto l’agire dell’organizzazione”. 

A sostegno dell’attualissima centralità del ruolo del latitante Matteo Messina Denaro,e il legame con il boss Franco Luppino, vi è una conversazione recente intercettata il 4 giugno 2021 tra Piero Di Natale, braccio destro di Luppino, e un altro sodale. Quest’ultimo aveva “osato” mettere in avanzare dubbi sul fatto che Messina Denaro fosse ancora vivo manifestando non poche perplessità in merito. 

Di Natale, incontrandolo, mette le cose in chiaro: “Vedi che è arrivata la notizia di questo discorso.. non parlare di questo fatto che hai detto che è morto perché già la notizia gli è arrivata.. vedi che a quello quando pare che non gli arriva.. perché ha sempre 7-8 persone che lo informano”

L’interlocutore, forse manifestando timori per la propria incolumità, cerca di chiarire: “A posto.. non è successo niente..io così l’ho detto.. non è che ho detto..”. La risposta di Di Natale è secca: “Chiedi scusa.. perché è vivo e vegeto”

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