Enna

Mafia a Leonforte, condanne definitive: tre arresti

Sono ritenuti responsabili di estorsioni avvenute a Leonforte, nel 2013, a carico del titolare di un negozio di ottica e di un imprenditore titolare di una discoteca

Pubblicato 2 settimane fa

Venerdì 19 aprile 2024, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato distaccato di P.S. di Leonforte ha eseguito tre Ordini di carcerazione a carico di F.G., V.G. e A. M., condannati in via definitiva per i reati di estorsione aggravata dall’aver commesso i delitti avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo, data l’appartenenza all’associazione mafiosa “Cosa Nostra” operante su Leonforte. 

In particolare, i condannati sono ritenuti responsabili di estorsioni avvenute a Leonforte, nel 2013, a carico del titolare di un negozio di ottica e di un imprenditore titolare di una discoteca. Invero, con diverse azioni intimidatorie, i predetti hanno minacciato un commerciante portandolo a rinunciare all’apertura di un’ottica a Leonforte; inoltre, nello stesso periodo, i tre hanno richiesto al titolare di una discoteca il pagamento di una somma di denaro in cambio di “protezione”, recapitando come avvertimento una bottiglia di liquido infiammabile e due cartucce calibro 12.

L’indagine è uno stralcio dell’importante inchiesta antimafia condotta dai Poliziotti della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato distaccato di P.S. di Leonforte, denominata “Homo Novus”, grazie alla quale nel 2013 sono state tratte in arresto otto persone per il reato di associazione di stampo mafioso, tra cui appunto gli odierni arrestati.   

I tre sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato di Leonforte per le formalità di rito al termine delle quali, come disposto dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Caltanissetta ove sconteranno la pena loro inflitta, ovvero due anni di reclusione per F.G. e A.M., tre anni di reclusione per V.G.

L’indagine ha consentito di consegnare alla giustizia tre elementi di spicco della criminalità organizzata locale.

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