Mafia

Mafia, omicidio Vincenzo Urso: arrestato l’esecutore materiale del delitto

Ancora una svolta nell’omicidio di Vincenzo Urso, imprenditore nel settore del movimento terra, ucciso la notte tra il 24 ed il 25 ottobre 2009 sotto la sua abitazione ad Altavilla Milicia. I carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno infatti notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere – su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo […]

Pubblicato 5 anni fa

Ancora una svolta nell’omicidio di Vincenzo Urso, imprenditore nel settore del movimento terra, ucciso la notte tra il 24 ed il 25 ottobre 2009 sotto la sua abitazione ad Altavilla Milicia. I carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno infatti notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere – su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo – nei confronti di Pietro Erco, 56 anni, di origini campane ma residente a Trabia. Per gli inquirenti sarebbe stato lui ad esplodere i colpi di pistola che uccisero Urso. 

Ad incastrare Erco sono le dichiarazioni Francesco e Andrea Lombardo, oggi collaboratori di giustizia, ma arrestato nel 2017 con l’accusa di essere i mandanti del delitto dell’imprenditore. I “pentiti”, arrestato insieme ad Andrea Restivo (anche lui coinvolto nell’omicidio), chiariscono anche le dinamiche in cui è maturato il delitto. 

I moventi sarebbero l’indebita concorrenza lavorativa posta in essere dall’Urso a discapito dei Lombardo e di altri esponenti mafiosi del mandamento di Bagheria, i quali, al pari della vittima, svolgevano l’attività imprenditoriale di “movimento terra” nella zona di Altavilla Milicia e Palermo; al forte risentimento dell’intero mandamento mafioso di Bagheria nei confronti dello stesso URSO, per il suo atteggiamento poco rispettoso e non compiacente nei confronti di alcuni capi storici della consorteria mafiosa.

Secondo le concordanti dichiarazioni di Lombardo Andrea e Francesco, la deliberazione del delitto veniva adottata tra vari componenti dell’associazione mafiosa, alcuni dei quali aventi un ruolo apicale nel mandamento di Bagheria e, in particolare, Zarcone Francesco (deceduto), Granà Pietro, Granà Leonardo e Di SalvoGiacinto detto Gino.

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