Catania

Mafia, protocollo Dda e Gdf Catania per confisca patrimoni dei condannati

Il nuovo protocollo ha il compito di recuperare patrimoni nascosti da condannati in via definitiva e non ancora colpiti dalla confisca dei beni.

Pubblicato 2 anni fa

Firmato il memorandum operativo fra guardia di finanza di Catania e la Dda di Catania per l’aggressione ai patrimoni illeciti. Una sinergia ancora più stretta fra autorità giudiziaria e fiamme gialle nelle indagini a contrasto della criminalità organizzata ed economica nel distretto di corte di Appello di Catania. Alla firma del protocollo operativo erano presenti il comandante regionale Sicilia della guardia di finanza, Riccardo Rapanotti, il presidente della corte di Appello di Catania Filippo Pennisi, il procuratore generale Riccardo Saieva, il presidente del tribunale Francesco Mannino, il procuratore capo Carmelo Zuccaro, il comandante provinciale Antonino Raimondo e il vice comandante operativo del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) Agostino Brigante. Nell’ambito del memorandum operativo è stato creato un tavolo tecnico, cui prenderanno parte magistrati della Dda etnea e gli ufficiali del nucleo di polizia economico finanziaria, i referenti dello Scico dove saranno verificati i casi di applicabilità dei provvedimenti definitivi di confisca e dove verranno valutati i sistemi più efficaci per effettuare gli accertamenti patrimoniali. Il nuovo protocollo ha il compito di accertare la posizione patrimoniale di soggetti interessati da sentenze di condanna passate in giudicato o, comunque, da provvedimenti emessi dal giudice dell’esecuzione, in modo da recuperare patrimoni nascosti da condannati in via definitiva e non ancora colpiti dalla confisca dei beni.

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