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Mafia, restano in carcere il boss Leo Sutera e il suo autista

Resta in carcere il boss di Sambuca, considerato dagli inquirenti il reggente della provincia di Agrigento, Leo Sutera, alias “u prufissuri”. Misura confermata anche per il suo presunto autista Vito Vaccaro, 57 anni. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha rigettato l’istanza avanzata dall’avvocato Carlo Ferracane che ne aveva chiesto la scarcerazione. Leo […]

Pubblicato 5 anni fa

Resta in carcere il boss di Sambuca, considerato dagli inquirenti il reggente della provincia di Agrigento, Leo Sutera, alias “u prufissuri”. Misura confermata anche per il suo presunto autista Vito Vaccaro, 57 anni.

Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha rigettato l’istanza avanzata dall’avvocato Carlo Ferracane che ne aveva chiesto la scarcerazione. Leo Sutera è stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, guidata da Giovanni Minardi, lo scorso ottobre, al termine di una complessa attività investigativa.

L’accusa nei confronti del professore è quella di associazione mafiosa: secondo gli inquirenti sarebbe infatti ritornato alla guida dell’intera provincia interessandosi anche di alcuni appalti come quello per la costruzione di quaranta alloggi nel quartiere Saraceno di Sambuca.

Un mese dopo il fermo di Sutera furono arrestati quelli che sono considerati i suoi fiancheggiatori più stretti: si tratta della fioraia del paese Maria Salvato, 45 anni, dell’imprenditore Giuseppe Tabone, 53 anni, e appunto l’autista Vito Vaccaro, 57 anni.

Per questi ultimi l’ipotesi accusatoria è quella di favoreggiamento aggravato dall’articolo 7 cioè mafia.

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