Mafia

Testimoni di giustizia, Cutrò: “abbiamo denunciato e siamo lasciati da soli”

“In questo Paese non si parla più di antimafia, e neanche di testimoni di giustizia… sembra che ci sia la volontà di farci scomparire, oppure seppellirci con i problemi non personali, ma con problemi di una parte di politica assente, disattenta oppure non vorrei pensare da parte di alcuni la volontà di non risolvere i […]

Pubblicato 4 anni fa

In questo Paese non si parla più di antimafia, e neanche di testimoni di giustizia… sembra che ci sia la volontà di farci scomparire, oppure seppellirci con i problemi non personali, ma con problemi di una parte di politica assente, disattenta oppure non vorrei pensare da parte di alcuni la volontà di non risolvere i problemi che ogni singolo padre e madre di famiglia affronta dopo aver denunciato le mafie … viene lasciato al suo destino, destino crudele riservato ad una categoria che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di un’intera nazione, invece mi sembra che ci sia un silenzio riservato alle vittime di mafia, magari sarà una mia sensazione… poi non parliamo di quelli come me che si sono messi contro una parte di sistema malato e poco attento verso chi denuncia!”. Questo è l’ennesimo sfogo dell’imprenditore di Bivona e presidente dell’associazione Testimoni di Giustizia, Ignazio Cutrò.

“Abbiamo cercato di creare assieme ad altri sventurati come me, che io definisco compagni di viaggio, delle leggi per stimolare la denuncia. Oggi io mi posso definire un perseguitato politico, quindi chiedo asilo a qualsiasi nazione straniera voglia ospitarmi! In culo alla mafia”, ha concluso Cutrò.

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