Caltanissetta

Trasferimento fraudolento di valori: tre misure cautelari

Questa mattina la Guardia di finanza di Gela, in provincia di Caltanissetta, insieme con il personale di polizia giudiziaria, hanno eseguito tre misure cautelari personali, delle quali una di arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti indagati accusati di essere i protagonisti di un accordo volto ad attribuire fittiziamente la titolarità di due società commerciali eludendo in […]

Pubblicato 4 anni fa

Questa mattina la Guardia di finanza di Gela, in provincia di Caltanissetta, insieme con il personale di polizia giudiziaria, hanno eseguito tre misure cautelari personali, delle quali una di arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti indagati accusati di essere i protagonisti di un accordo volto ad attribuire fittiziamente la titolarità di due società commerciali eludendo in questo modo altre misure di prevenzione.

Sequestrate le due società oggetto dell’indagine, per un valore complessivo di circa sei milioni di euro. I tre sono accusati di trasferimento fraudolento di valori. Si tratta di Rocco Palmeri, 60 anni, mentre hanno l’obbligo di dimore il cognato omonimo Rocco Palmeri, di 68 anni, e la nipote Dorotea Palmeri, di 45 anni.

Sono
tutti coinvolti in una inchiesta per intestazione fittizia di beni. Sotto
chiave l’azienda Carni del Golfo, che aveva un giro d’affari di circa 6 milioni
di euro l’anno. I “titolari”  della
ditta, afferma la Guardia di finanza, avevano redditi quasi inesistenti mentre
Rocco Palmeri aveva un tenore di vita molto alto. Sequestrati anche dodici
conti correnti e la Tir Italia Autotrasporto, che ha 58 automezzi a
disposizione.

Palmeri,
già coinvolto nell’operazione “Tagli pregiati” del 2006 avrebbe intestato,
secondo quanto detto dalla Procura in conferenza stampa, i beni e le attività
ai due familiari ma gestiva direttamente di tutto. Venne assolto dalle accuse
di mafia ma secondo il pm  Luigi Lo Valvo
era il domimus assoluto che utilizzava teste di legno.

Gli
accertamenti finanziari esperiti hanno permesso di constatare che la gestione
di entrambe le società e la disponibilità diretta della quasi totalità dei
rapporti bancari e quindi delle disponibilità di denaro, utilità dei beni
mobili ed immobili, fosse nelle mani di Palmeri, venendo utilizzate non solo
per la gestione delle società ma anche per finalità personali quali pagamenti
di ristoranti, alloggi presso strutture alberghiere, abbigliamento, telefonia e
auto di lusso, tra cui una Porsche Macan S. Il tribunale ha già nominato gli
amministratori giudiziari.

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