Naro

Incendiati campo grano a coop antimafia, solidarietà del sindaco Brandara e del vescovo Damiano

Ennesimo danneggiamento alla cooperativa agricola "Rosario Livatino-Libera terra".

Pubblicato 10 mesi fa

“E’ una delle poche coop che regge e che evidentemente dà fastidio”. Lo ha detto il sindaco di Naro (Ag), Maria Grazia Brandara, parlando del danneggiamento, nuovo ed ennesimo, alla cooperativa agricola “Rosario Livatino-Libera terra”. “La solidarietà non basta più. Oggi siamo ovviamente vicini alla coop, ma credo che le parole siano divenute davvero inutili. E’ possibile pensare che, ciclicamente, quella che è oggi l’unica realtà creata sui terreni confiscati alla mafia, possa rimanere ostaggio dei violenti? – chiede Brandara – . Certo, anche in precedenza non è mancata la vicinanza delle istituzioni, non sono mancate le parole e non sono mancati i fatti. Eppure? Siamo ancora qui, a raccontare di un nuovo danneggiamento che ha distrutto tanto lavoro fatto. Ci si sente impotenti davanti a tutto ciò. E’ chiaro, lampante, che questa è una battaglia da combattere con l’impegno di tutti: enti pubblici, apparati dello Stato e soprattutto cittadini. Non lasciamo che siano i violenti, gli ingiusti, i mafiosi a vincere”. La coop negli anni passati subì anche – e fu, appunto, uno dei tanti “inviti a desistere” – il furto delle arnie nella Valle dei Templi. “La coop continuerà il suo percorso e Naro con il suo sindaco sarà al loro fianco così come ha sempre fatto! – ha ribadito Brandara – . Ma fino a quando questa cooperativa potrà tenere testa se ogni anno viene così pesantemente colpita?”.

Parole di solidarietà arrivano anche da parte della Chiesa Agrigentina.
“Anche dopo tre incendi dolosi che negli ultimi anni hanno distrutto le coltivazioni di lenticchie prima e di grano poi, la cooperativa Livatino prosegue il suo lavoro dimostrando di essere un avamposto di resistenza alla criminalità organizzata”, dichiara l’Arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano che auspica ancora una volta un impegno corale di tutti i cittadini dell’Arcidiocesi con cui manifestare piena solidarietà ai soci della cooperativa che si impegnano da anni nella lotta alla mafia e all’illegalità, coltivando i terreni confiscati ai mafiosi.

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