Licata

Emergenza rifiuti a Licata, A testa alta: “La procura accerti e persegua responsabilità”

La denuncia arriva dall’associazione A testa alta che parla di una “situazione drammatica”

Pubblicato 3 anni fa

La procura accerti e persegua le responsabilità penali in relazione al “mancato smaltimento di ingenti quantitativi di rifiuti urbani non differenziati abbandonati sul suolo pubblico” in diverse zone del Comune di Licata. La denuncia arriva dall’associazione A testa alta che parla di una “situazione drammatica” che “va ben oltre i limiti della sopportabilità, con conseguenze gravissime per la salute e l’ambiente”.

L’associazione punta il dito anche contro coloro che “avendo un dovere di vigilanza dal punto di vista igienico sanitario”, non avrebbero “adeguatamente controllato il processo di raccolta e smaltimento dei rifiuti” e/o avrebbero “omesso di segnalare la sussistenza della situazione di eccezionale e urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente” che, ai sensi dell’art. 191 del D.Lgs. n. 152/2006, costituisce il presupposto per l’emissione di ordinanze contingibili e urgenti, consentendo così, ricorrendone le altre condizioni, il “ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, e garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente”.

Nella denuncia, A testa alta parla di cumuli di rifiuti nauseabondi e putrescenti che “attirano i moltissimi cani randagi presenti nel territorio” (altro “fenomeno da tempo fuori controllo”) e che “in maniera sistematica” vengono bruciati durante la notte, con ulteriore grave rischio per l’incolumità pubblica.

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