Licata

“Usura ed estorsione mafiosa”, capo della Squadra Mobile racconta l’indagine in aula

Nuova udienza del processo a carico di Antonino e Paolo Greco, padre e figlio di Licata, finiti sul banco degli imputati con l’accusa di usura e per il solo genitore anche estorsione aggravata dal metodo mafioso. Dopo l’apertura del dibattimento, in corso davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara […]

Pubblicato 5 anni fa

Nuova udienza del processo a carico di Antonino e Paolo Greco, padre e figlio di Licata, finiti sul banco degli imputati con l’accusa di usura e per il solo genitore anche estorsione aggravata dal metodo mafioso. Dopo l’apertura del dibattimento, in corso davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara con a latere i giudici Fulvia Veneziano e Manfredi Coffari, al via l’audizione dei primi testi chiamati dall’accusa, rappresentata in aula dal sostituto procuratore della Dda di Palermo, Claudio Camilleri. 

In aula è comparso il vicequestore aggiunto, e capo della Squadra Mobile di Agrigento, Giovanni Minardi. Quest’ultimo ha ripercorso i passaggi dell’indagine, dall’origine fino al fermo di padre e figlio avvenuto nel maggio 2019. Una delicata inchiesta che ha scavato nel mondo dell’usura licatese. Il fermo si rese necessario perché, qualche giorno prima, i due avrebbero imposto una sorta di ultimatum ad una loro vittima: “O paghi entro il 12 maggio o avrai gravi conseguenze per te e i tuoi familiari”. Paolo Greco l’8 marzo del 2019, agendo con il volto coperto da passamontagna, avrebbe sparato alcuni colpi di pistola, una scacciacani modificato, contro poliziotti e solo l’intervento dei colleghi che agivano sotto copertura ha impedito gravi conseguenze. 

Il padre, Nino Greco aveva già avuto problemi con la giustizia ed in particolare era stato arrestato e condannato proprio per usura nell’ambito dell’operazione “Sciacallo”. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Lumia e Lo Monaco. Si torna in aula il 25 novembre. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *