Pallavolista morta in piscina, oggi i funerali ma le indagini continuano
E' il giorno dell'addio a Simona Cina'
E’ il giorno dell’addio a Simona Cina’. Stamane, alle 12,30, i funerali della pallavolista morta in una villa di Aspra, Bagheria (Palermo) dopo essere annegata nella piscina, durante la festa di laurea a cui stava partecipando, nella notte tra venerdi’ 1 e sabato 2 agosto. Le esequie della ventenne saranno celebrate nel paese in cui la ragazza abitava con la famiglia, Capaci (Palermo), nella chiesa madre. Il sindaco, Pietro Puccio, ha proclamato il lutto cittadino e dalle 12 alle 14 saranno interdette tutte le attivita’ ludiche.
L’amministrazione comunale ha invitato i negozianti ad abbassare le saracinesche, in segno di partecipazione al dolore di papa’ Luciano, della mamma Giusy Corleone, dei fratelli Gabriele e Roberta, gemella della giovane scomparsa. Ieri si e’ svolta l’autopsia che ha rilevato la morte per annegamento della ragazza, nuotatrice provetta, annegata in una piscina di sei metri per quattro, profonda – nel punto piu’ alto – meno di due metri. L’autopsia non chiarisce altro, finora, in attesa dell’esito degli esami tossicologici, che dovrebbero arrivare entro la fine del mese: l’ipotesi e’ che la ragazza abbia perso i sensi entrando nella piscina della villa di Aspra, a Bagheria (Palermo), dove ha fatto un bagno fra le 3,30 e le 3,50 del mattino di sabato 2 agosto, al termine della festa di laurea alla quale stava partecipando con altre persone.
Dal primo esame del corpo, i medici legali nominati dalla Procura di Termini Imerese (Palermo) non hanno evidenziato patologie cardiache “silenti”, che potrebbero avere ucciso la ragazza dentro l’acqua della vasca: la ricostruzione piu’ plausibile vede la giovanissima atleta perdere i sensi e finire sott’acqua, dove non ha respirato piu’ e ha bevuto acqua, col viso rivolto verso l’alto, fino al momento in cui non e’ stata riportata a galla e tirata fuori dalla piscina. Ma era gia’ troppo tardi.
Un’altra ipotesi, alla luce di un lieve segno traumatico riscontrato sotto la nuca, di cui ha parlato il legale della famiglia Cina’, l’avvocato Gabriele Giambrone, e’ che entrando in acqua la giovane sia scivolata e abbia sbattuto il capo, perdendo i sensi: i medici hanno pero’ escluso la rilevanza di questo elemento. I familiari hanno chiesto anche di allargare lo spettro degli esami tossicologici a ogni tipo di sostanza stupefacente, anche quelle sintetiche, che lasciano meno tracce: i Cina’ non escludono che Simona potrebbe essere stata drogata a sua insaputa.