Inchiesta sul luogotenente dei carabinieri, commerciante non risponde al gip
Si è avvalso della facoltà di non rispondere
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il commerciante Giuseppe Di Vincenzo, 53 anni di Palma di Montechiaro, tra i cinque indagati nell’inchiesta che ha portato negli scorsi giorni all’arresto del luogotenente dei carabinieri Gianfranco Antonuccio, in servizio presso la Compagnia di Licata.
Il commerciante operante nel settore edile è accusato di falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate. In particolare, secondo l’accusa, sarebbe stato colui il quale avrebbe reperito materialmente il denaro falso poi consegnato ad un’altra indagata, la palmese Filippa Condello.
Di Vincenzo, difeso dall’avvocato Giuseppe Fabio Cacciatore, è comparso davanti il gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto decidendo però di non rispondere alle domande. Per gli inquirenti l’uomo si sarebbe recato periodicamente nel napoletano a prendere i soldi falsi cedendolo poi all’indagata per un prezzo pari a circa il 25% del capitale a lei consegnato.