Palma di Montechiaro

Marina di Palma, recuperate 10 tonnellate di rifiuti dalla Guardia costiera

Si è trattato di una complessa operazione di ricognizione dei fondali e di recupero e  rimozione di rifiuti plastici e ferrosi

Pubblicato 10 mesi fa

Bonifica dei fondali marini a Marina di Palma del Comune di Palma di Montechiaro. I sommozzatori della Guardia Costiera hanno recuperato oltre 10 tonnellate di  rifiuti, rimuovendo catenarie, boe, gavitelli con relative cime e catene di ancoraggi,  pneumatici, bombole del gas, reti e attrezzi da pesca abbandonate che nel corso degli  anni si sono accumulate sui fondali in modo illecito, rappresentando un danno  concreto per l’ambiente marino ed un pericolo per la sicurezza di sub, bagnanti.  L’attività è stata messa a segno dai militari del Nucleo operativo di polizia ambientale  (Nopa) della Guardia Costiera di Licata, sotto il coordinamento della Direzione  Marittima di Palermo e della Capitaneria di porto di Porto Empedocle e unitamente a  quelli del 3° Nucleo subacquei della Guardia Costiera di Messina. 

Si è trattato di una complessa operazione di ricognizione dei fondali e di recupero e  rimozione di catenarie, boe, gavitelli con relative cime e catene di ancoraggi,  pneumatici, bombole del gas, reti e attrezzi da pesca abbandonate, in località Marina  di Palma del Comune di Palma di Montechiaro (AG). La grande operazione di bonifica  dei fondali, organizzata congiuntamente al Comune di Palma di Montechiaro (AG) e  alla società di raccolta dei rifiuti del Comune, ha consentito al termine delle operazioni  di recuperare un totale di circa 10 tonnellate di rifiuti, per lo più plastici e ferrosi. Tutto  il materiale abbandonato nei fondali, ormai divenuto rifiuto speciale, una volta  recuperato sarà poi smaltito a cura dell’Ente Civico. L’importante attività di tutela  dell’ambiente e degli organismi marini è stata svolta, oltre che dai subacquei del 3°  Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di Messina. 

Tutte le operazioni si sono svolte in sicurezza con il supporto delle motovedette e dei  militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo ed è servita per mettere in atto quanto  previsto dalla neo adottata legge Salva-Mare che, dal 2022, disciplina la gestione dei  rifiuti marini.  

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