Agrigento

“Attenti al puparo”: è il motto dei giovani agrigentini

Noto che sei tra i giovani agrigentini   più attivi, tempo fa siamo stati insieme in un dibattito promosso da Teleacras e quindi a te chiedo che idee, quali impressioni i giovani  traggono da  questa campagna elettorale ormai avviata? “Tutti noi giovani vogliamo rimanere e già la mia stessa scelta di studiare all’università di Agrigento […]

Pubblicato 4 anni fa

Noto che sei tra i giovani agrigentini   più attivi, tempo fa siamo stati insieme in un dibattito promosso da Teleacras e quindi a te chiedo che idee, quali impressioni i giovani  traggono da  questa campagna elettorale ormai avviata?

“Tutti noi giovani vogliamo rimanere e già la mia stessa scelta di studiare all’università di Agrigento è per me il segnale per dire che voglio rimanere qui. Sono impegnata a dare una mano  per incentivare i giovani, i ragazzi delle scuole a  fare questa scelta, deve aiutare a realizzarci, a seguire le nostre passioni. Per esempio sono impegnata col movimento culturale del Centro storico insieme a Mattias e a tanti altri. Queste sono elezioni cruciali perché Agrigento ha bisogno di rinascere, deve avere una completa rinascita. Non mi riferisco solamente alla città sporca, alle strade ecc. sono problemi comuni a molte città, ma soprattutto mi rendo conto che amministrare è difficile. Il punto forza, secondo me, deve essere quello della innovazione e quindi ci vuole una amministrazione che abbia la capacità di reinventare una città in maniera innovativa a livello culturale soprattutto”.

Vedete qualcuno affacciarsi a questo vostro orizzonte? Oppure sei consapevole che occorra tirare da voi stessi giovani  qualche figura affidabile?

“Sarebbe importante avere all’interno dello stesso consiglio comunale la presenza di tanti giovani”.

Finora abbiamo avuto i portavoce dei vecchi adulti, salvo qualche raro caso. Sei d’accordo?

“Perfetto, perché io penso che la figura del consigliere comunale deve essere molto più presente tra i cittadini e un punto di riferimento certo.  Per esempio attualmente io sono referente di quartiere  però trovo assurdo che avendo dei consiglieri comunali debbo cercare la figura di un consigliere che abbia attenzione  per il centro storico. Ne ho trovato alcuni, validi  e molti altri assenti. Ebbene, secondo me la futura amministrazione deve cambiare il consiglio comunale, deve avere un consiglio più dinamico, più interessato e che dia manforte all’amministrazione, alla Giunta e al Sindaco.. tra questi candidati che abbiamo ci sarà il futuro sindaco quindi perché penso che la differenza la farà il futuro consiglio comunale? Perché abbiamo un territorio con un passato scadente e che ha bisogno di una spinta notevole, questo bisogno sentiamo noi giovani, di metterci in gioco. Quindi il mio invito ai miei coetanei di metterci la faccia perché tanto non abbiamo nulla da perdere.  Spero che il nuovo sindaco  ascolti questi giovani e capisca cosa vogliono”.

Hai tentato una qualche esperienza di gruppo politico?. Te lo chiedo perché ti ho vista in una fotografia con i giovani di “Italia viva”.

“Io sono molto curiosa ed ero presente perché invitata per caso da una amica e ho ascoltato ma attualmente non ho scelto”.

Di questa iniziativa cosa pensi?

“Non so…”.

Vedo che stai sorridendo. La tua risposta è il sorriso?

“Ma sa, una foto può dire tutto e niente. Ho ascoltato per farmi una idea. Dopo non sono più andata”.

Altrove i giovani hanno deciso di farsi sentire. Che ne pensi delle “sardine”?

“Secondo me i giovani devono farsi sentire, qui ad Agrigento il movimento delle sardine è stato sottovalutato.  Però non penso che sia stata una esperienza fallimentare, bisogna continuare e credo di sapere che ci saranno altre manifestazioni. E poi tutto quello che è  interesse sociale è politica, non penso che verrà fuori un partito ma è stato un grido fatto dai giovani che guardano ai problemi del femminismo, del razzismo, delle migrazioni di noi siciliani. E’ stato un grido di aiuto verso tutti, compresi i nostri padri, i nostri conterranei per dire che vogliamo cambiare questa città, questa terra che ha difficoltà a progredire.  La parola progresso è lontana da Agrigento”.

Prima che tu nascessi c’era un bel film di Bevilacqua che girava per le sale, “Attenti al buffone”. Voi giovani mi pare siete avvertiti che ci può essere sempre un burattinaio di turno. Se titolassi questa intervista “I giovani agrigentini stanno attenti al buffone”. Tu che ne diresti?

“Io preferirei “Stanno attenti al puparo”.

Ok. Aggiudicato.

“Va bene perché Agrigento è terra di persone scaltre, un bel viso e cattivo gioco”.

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