Governo, Draghi al Quirinale: ecco i nuovi ministri
Il presidente Musumeci: "buon lavoro a Draghi, Sicilia pronta a confronto"
L’Italia ha un nuovo Governo, è Mario Draghi il nuovo presidente, che dopo essere salito al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presentato i nuovi ministri.
Sono otto, su un totale di ventitre’, le donne ministro del governo Draghi, mentre gli uomini sono quindici.
I nuovi ministri
Luigi Di Maio (M5S) agli Esteri;Luciana Lamorgese (tecnica) all’Interno; Marta Cartabia (tecnica) alla Giustizia; Daniele Franco (tecnico) all’Economia; Lorenzo Guerini (Pd) alla Difesa; Giancarlo Giorgetti (Lega) allo Sviluppo economico; Stefano Patuanelli (M5S) all’Agricoltura; Roberto Cingolani (tecnico) alla Transizione ecologica; Dario Franceschini (Pd) alla Cultura; Roberto Speranza (Leu) alla Salute; Enrico Giovannini (tecnico) alle Infrastrutture; Andrea Orlando (Pd) al Lavoro; Patrizio Bianchi (tecnico) all’Istruzione; Cristina Messa (tecnico) all’Università; Federico D’Incà (M5S) ai Rapporti con il Parlamento; Vittorio Colao (tecnico) all’Innovazione tecnologica; Renato Brunetta (Forza Italia) Pubblica amministrazione; Maria Stella Gelmini (Forza Italia) agli Affari regionali;Mara Carfagna (Forza Italia) al Sud; Elena Bonetti (Italia Viva) alle Pari opportunità; Erika Stefani (Lega) alle Disabilità; Fabiana Dadone (M5S) alle Politiche giovanili; Massimo Garavaglia (Lega) al Turismo; Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli (tecnico).
E’ sparito il Ministro dello Sport. Fabiana Dadone, ministro stellato delle Politiche Giovanili, avrá probabilmente un sottosegretario ad hoc. Ma e’ storicamente stato cancellato il ministero nato per controllare il Coni, indipendente fin dal 1914, sopravvissuto al fascismo e alla decisione dei costituenti di azzerarlo grazie all’impegno di Andreotti e Onesti. A partire da Giovanna Melandri, deputata ds, volonterosa perdente, nominata da Prodi nel 2006, un elenco di ministri e sottosegretari “con deleghe” sostanzialmente inutili se non dannosi: il farmacista Rocco Crimi voluto da Berlusconi, l’economista Piero Gnudi con Monti premier, l’olimpionica Josefa Idem (unica competente, beffata e bruciata da un mini scandalo), poi deleghe trasferite a Graziano Del Rio, il politico Renziano Luca Lotti, Giancarlo Giorgetti sottosegretario e ultimo Vincenzo Spadafora, il ministro che ammise di non conoscere lo sport.
“Presidente in bocca al lupo” gli gridano all’uscita del Quirinale i fotografi al presidente Draghi. All’augurio lo stesso premier- inaspettatamente – ha abbassato il finestrino dell’auto e ha gridato “crepi il lupo”, suscitando sorpresa e qualche sorriso tra i presenti.
Le dichiarazioni di Musumeci
“Auguri di buon lavoro al presidente Draghi ed al nuovo governo. La Sicilia e’ pronta a mettersi al tavolo del confronto sui dossier ancora aperti: misure economiche, attuazione dello statuto, sburocratizzazione per le opere pubbliche e grandi infrastrutture, solo per citare alcuni esempi”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Nel rispetto del principio della leale collaborazione tra lo Stato e le Regioni – ha aggiunto – siamo pronti anche a condividere la difficile gestione di questa emergenza sanitaria ed economica. Salute e lavoro sono i due pilastri di questo nostro tempo. E ognuno deve fare la propria parte“.