Agrigento

Recovery Fund e chiusura dell’anello autostradale, Pullara invita i sindaci della provincia a sostenere la battaglia

"I fondi del Recovery Fund devono essere sfruttati per evitare che la provincia di Agrigento rimanga ai margini dello sviluppo dell’Isola"

Pubblicato 3 anni fa

Invito i sindaci della provincia, con in testa il primo cittadino della città capoluogo, Franco Miccichè, a starmi vicino per fare battaglie di interesse comune. Una di queste è sicuramente inerente al tema del Recovery Fund ed alla possibilità che questi fondi siano utilizzati per chiudere l’anello autostradale siciliano da cui la provincia di Agrigento attualmente è l’unica ad essere tagliata fuori”.

Ad affermarlo è l’On. Carmelo Pullara, presidente del Gruppo Parlamentare Popolari ed Autonomisti all’ARS, che aggiunge: “Per completare il collegamento autostradale da Mazara del Vallo a Gela, passando per l’attuale SS 115 che attraversa la zona costiera da Sciacca a Licata, occorrerebbero 5 miliardi di euro. Un investimento che dall’analisi costi-benefici da parte dell’Anas risulta negativo. Dopo la lettera dei sindaci agrigentini-spiega Pullara- che hanno sottolineato la necessità del completamento dell’anello autostradale, il capo di gabinetto del Ministro delle infrastrutture e trasporti l’ingegner Mauro Antonelli ha tenuto una riunione in videoconferenza alla quale hanno partecipato i sindaci di Ravanusa, Licata,Palma di Montechiaro e Menfi. Antonelli ha fatto presente che esiste uno studio di fattibilità  di Anas del 2008 a cui è seguita l’analisi costi-benefici negativa e l’importo dell’opera stimato è di 5 miliardi per la realizzazione di 170 km”. 

Nei giorni scorsi, proprio Pullara era intervenuto su questo tema, sottolineando come i fondi del Recovery Fund debbano essere sfruttati per evitare che la provincia di Agrigento rimanga ai margini dello sviluppo dell’Isola.  “Il completamento del tratto Mazara del Vallo-Gela, insieme ad uno scalo aeroportuale, al dragaggio dei porti e il ripascimento della fascia costiera, sono sicuramente interventi di cui questo territorio non può fare a meno” conclude Pullara.

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