Politica

Rigassificatore a Porto Empedocle, Bartolo (Pd): “la Regione siciliana torni sui suoi passi”

La nota dell’eurodeputato PD Pietro Bartolo dopo la risposta della Commissione europea all’interrogazione che ha presentato lo scorso febbraio sull’impianto che dovrebbe essere realizzato a Porto Empedocle

Pubblicato 2 settimane fa

“La Regione siciliana torni sui suoi passi rispetto alla scelta del rigassificatore a Porto Empedocle”. A chiederlo è l’eurodeputato PD Pietro Bartolo dopo la risposta della Commissione europea all’interrogazione che ha presentato lo scorso febbraio sull’impianto che dovrebbe essere realizzato e che lambirebbe la Valle dei Templi, in un’area diventata negli anni residenziale.

“Nel testo a firma del commissario Virginijus Sinkevičius – prosegue Bartolo – la Commissione ribadisce che al momento di adottare una decisione in merito alla concessione dell’autorizzazione per un progetto, l’autorità competente deve accertarsi che qualsiasi conclusione o decisione che concluda la procedura di VIA sia ancora attuale. Se lo stato dell’ambiente è cambiato dopo l’autorizzazione di un progetto o se sono emersi nuovi risultati in merito all’impatto del progetto sull’ambiente tra il momento in cui il progetto è stato autorizzato e la sua esecuzione, può essere necessario aggiornare la valutazione di conseguenza, tenendo conto delle legittime aspettative del pubblico e del principio di buona amministrazione”.

“A Porto Empedocle l’espansione edilizia degli ultimi 20 anni, quando il rigassificatore è stato progettato, si è sviluppata in direzione dell’area in cui oggi viene previsto l’impianto – dice Bartolo – Per questo, confortati anche dalle parole della Commissione, chiediamo che la Regione aggiorni la Valutazione di impatto ambientale. Inoltre, nella risposta, Sinkevičius sottolinea anche l’obbligo del rispetto della direttiva 18/2012 che impone agliStati membri di mantenere opportune distanze di sicurezza tra gli stabilimenti e le zone residenziali, gli edifici e le zone frequentate dal pubblico, le aree ricreative e le principali vie di trasporto, nonché della necessità di proteggere mediante misure opportune le zone di interesse naturale o sensibili che si trovano nei pressi degli stabilimenti”.

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