Politica

Sindaci agrigentini chiedono ritiro dimissioni di Giovanna Bubello

La sindaca di Alessandria della Rocca si è dimessa la scorsa settimana

Pubblicato 3 anni fa

Gran parte dei sindaci della provincia di Agrigento hanno inoltrato una lettera, con la quale si chiede il ritiro delle dimissioni, all’ormai ex primo cittadino di Alessandria della Rocca, Giovanna Bubello.

La lettera

“La notizia delle dimissioni di Giovanna Bubello coglie tutti noi Sindaci dell’agrigentino di sorpresa se pensiamo alla sua forza ed alle sue capacità, anche in presenza delle difficoltà politiche che utilizzano ora la inesperienza di quanti sono per la prima volta in consiglio comunale ora la furbizia di antichi manovratori. Tutti noi chiediamo al Sindaco Bubello di ritirare le dimissioni consapevoli che le sue pene sono le nostre tenuto conto che tutti i comuni di questa nostra martoriata terra scontano la mancanza di personale, di figure professionali apicali, di risorse economiche.Non è possibile per i sindaci governare passaggi e momenti particolari come questo del Covid e del dopo covid con le risorse umane presenti nei nostri comuni che invece abbisognano di giovani, di ottimismo, di dirigenti capaci di accettare la sfida che deve portare la nostra terra a sperare.A Giovanna Bubello, ieri a fianco e a capo dei piccoli coloni e oggi impegnata, insieme a tutti noi, per la legge delle Zone Franche Montane, per una viabilità interna che dia possibilità di collegamenti degni di essere definite infrastrutture indispensabili e poi Sindaco di Recovery Sud la rete dei Sindaci che non si arrendono, a Lei tutto il nostro sostegno affinché continui, sempre in prima fila, e soprattutto sempre da primo cittadino.Cara Giovanna non demordere, non arrenderti, con Te insieme a noi, ripartiremo nuovamente dalla Rotonda Giunone per tornare a manifestare affinché la nostra provincia non sia condannata ad essere fanalino di coda.La provincia di Agrigento riuscirà, con la volontà e con la caparbietà di noi Sindaci che abbiamo deciso di mettere da parte campanilismi e appartenenze partitiche, della Chiesa e delle Parti sociali a trovare la forza affinché a questa nostra terra ed ai suoi figli, sia garantito il futuro che merita e a cui ha diritto.”

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