Politica

Un ddl per riformare il turismo, Pace e Abbate (DC): “In Sicilia norme vecchie di vent’anni”

Il loro ddl sul turismo che intende coprire una lacuna legislativa lunga 18 anni in cui ci sono stati solo interventi sporadici

Pubblicato 1 anno fa

Un disegno di legge agile che fissi delle cornici al settore del turismo in Sicilia, dove le cornici sono spesso definite dal mondo globalizzato e non dalla Regione Siciliana: parte da qui la proposta presentata dal capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, Carmelo Pace, e l’onorevole Ignazio Abbate, con il loro ddl sul turismo che intende coprire una lacuna legislativa lunga 18 anni in cui ci sono stati solo interventi sporadici.

C’è necessità di un testo normativo che sia adatto al rapido cambiare di questi tempi e di questo settore in particolare, fetta trainante per l’economia della Sicilia, che beneficia di bellezze naturali e un patrimonio storico, artistico e culturale unici al mondo, col vantaggio di un clima mite che consente una diversificazione dell’offerta includendo le quattro stagioni in siti paesaggistici differenziati – dicono Carmelo Pace e Ignazio Abbate -. Quello che proponiamo è un disegno di legge semplice che fissa le cornici e lascia all’Ars e al governo regionale il compito di riempirle con i decreti attuativi, in modo da essere costantemente al passo coi tempi”.

Nove articoli in cui si definiscono i ruoli di Regione ed enti locali, imprese e professioni turistiche, con una redistribuzione di compiti e responsabilità, partendo dalla definizione delle politiche turistiche, la programmazione, l’indirizzo, il monitoraggio, il coordinamento e la promozione unitaria e organica dell’immagine dell’Isola, affidati al governo regionale. Si istituirebbe l’Ufficio dell’Osservatorio turistico regionale presso l’assessorato del Turismo, per delineare, tra l’altro, il calendario delle manifestazioni di richiamo turistico. E poi tutti gli assessorati della Regione Siciliana concorrerebbero all’elaborazione del piano triennale di sviluppo e delle infrastrutture, che preveda: un Piano di fruizione delle aree protette, un Piano dei costi per l’utilizzo dei teatri di pietra o di altri beni culturali e un Piano di mobilità turistica regionale, che partendo dagli hub principali consenta di raggiungere ogni destinazione.

Occorre intervenire con urgenza sul turismo in Sicilia, dopo quasi vent’anni di assenza normativa – continuano i deputati Dc, Pace e Abbate – l’ultima legge regionale è la n. 10 del 2005, ma sono attualmente in uso articoli e spezzoni normativi anche degli anni Settanta: nel frattempo il mondo si è evoluto e il modo di fare turismo è cambiato svariate volte. Dobbiamo abbandonare la fase della promozione per entrare nella fase della promo-commercializzazione e poi sostenere le imprese nella fase della commercializzazione: il web ha rivoluzionato tutto e, quindi, si rende necessario mettere ordine anche in questa direzione”.  

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