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Soste selvagge di barche e gommoni: multe record da 27 mila euro nell’agrigentino

Maxi controllo della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle che, impiegando ben 11 mezzi nautici tra motovedette e battelli costieri e oltre 50 militari, ha posto in essere una notevole attività di contrasto al cosiddetto fenomeno del diportismo indisciplinato cioè la presenza di barche e gommoni che se ne infischiano delle norme vigenti. Il bilancio […]

Pubblicato 5 anni fa

Maxi controllo della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle che, impiegando ben 11 mezzi nautici tra motovedette e battelli costieri e oltre 50 militari, ha posto in essere una notevole attività di contrasto al cosiddetto fenomeno del diportismo indisciplinato cioè la presenza di barche e gommoni che se ne infischiano delle norme vigenti. Il bilancio è di oltre 100 multe – tra Sciacca, Porto Empedocle, Licata e Lampedusa – per un totale di 26.881,50.€

Nonostante i numerosi appelli, anche televisivi, da parte del Comandante della Capitaneria di Porto C.F. Gennaro Fusco, l’inciviltà e l’atavica voglia di violare le norme ha portato alla elevazione di numerosissimi verbali dai parte dei mezzi della Guardia costiera che quotidianamente operano lungo tutto il litorale agrigentino. I diportisti sono stati individuati e sanzionati in ogni anfratto più remoto della costa, che si presenta al contempo bellissima ma pericolosa. Ed è proprio questo il dato che sconcerta maggiormente, i diportisti vengono individuati in aree inaccessibili via terra perché oggetto di ordinanze di interdizione per pericolo frane, e che vengono raggiunte dalle unità che con incoscienza fanno scendere i passeggeri per sostare sulle spiagge, mettendo in pericolo la loro incolumità.

“Ciò che preme sottolineare – dice il Comandante Gennaro Fusco – è l’importanza del rispetto delle regole per evitare una serie di spiacevoli conseguenze, in primis la sicurezza fondamentale dei bagnanti che si vedono sfiorare dalle imbarcazioni che pur di avvicinarsi alla costa violano l’ordinanza; inoltre le unità da diporto rilasciano residui oleosi nelle aree dedicate ai bagnanti e non rispettano l’ambiente. Altro aspetto molto grave è l’assoluto mancato rispetto dei divieti di interdizione delle zone ove insistono i costoni franosi, laddove non si può giungere da terra, triste fenomeno anche questo, con i diportisti scellerati che decidono di arrivarci via mare non curanti dei divieti esistenti”.

 La Capitaneria di porto rinnova l’invito a tutti di rispettare le regole stabilite con le Ordinanze necessarie per tutelare l’incolumità dei cittadini ma al contempo conferma che continuerà ad esservi una tolleranza zero contro gli incivili.

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