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Covid-19, il sindaco Cuffaro attacca l’Asp di Agrigento: “Chiamate me se siete positivi”

"Facciamo noi rete, se vi comunicano la positività ad un tampone chiamatemi" ha detto il sindaco di Raffadali

Pubblicato 3 anni fa

Duro attacco del sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, contro l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Il primo cittadino ha diffuso ieri sera un video su Facebook in cui punta il dito contro l’Asp di Agrigento colpevole – secondo Cuffaro – di aver perso il controllo della situazione.

Le dichiarazioni di Cuffaro

“La situazione é ormai fuori controllo, il labile filo di comunicazioni con l’Asp è stato definitivamente interrotto ed io ho capito che l’unico modo per uscire da questa situazione con meno danni possibili per la nostra collettività é darci una mano. Mi comunicano solo 31 tamponi positivi di nostri concittadini ma sono assolutamente consapevole che i numeri sono più elevati, considerato che nella lista dei 31 non scorgo neppure i nomi di chi, per certo, ha avuto un ricovero ospedaliero causa covid-19, (figuriamoci gli asintomatici). Come potrete capire siamo allo sbaraglio.”

Il sindaco poi prosegue: “Manca interazione tra le istituzioni, e se loro non fanno il lavoro che devono, io che in questo carro sono l’ultima ruota  non posso fare il mio. Il mio cellulare squilla 18 ore al giorno ormai da tempo, anche la notte, ma mai ho pensato che i miei concittadini fossero irrispettosi, credo piuttosto che  non abbiano punti di riferimento e dopo diversi giorni d’attesa del referto del loro tampone contattano il loro sindaco (che dovrebbe sapere) ma che purtroppo non sa.  Non posso neppure rispondere alla necessità di sgomberare i magazzini dai rifiuti speciali di chi è risultato positivo perché non so chi effettivamente lo sia per non parlare del fatto che da 25 giorni il servizio è stato interrotto senza alcuna spiegazione, quindi vi chiedo: facciamo noi rete, se vi comunicano la positività ad un tampone chiamatemi, (visto che a me non lo comunicano) ed io attiverò, nella massima discrezione, le procedure che vi consentano di vivere con serenità questo momento di difficoltà. Io ho perso le speranze, non vado più all’Asp, non chiamo più nessuno, perché è tempo perso.Se volete una mano, dovete mettermi nelle condizioni di farlo, diversamente siamo in mano a nessuno..Che Dio ci aiuti!”

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