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Fase due: verso riapertura bar, ristoranti e parrucchieri: come e cosa cambierà?

Non c’è ancora l’ufficialità, e per attenderla bisognerà ancora aspettare qualche giorno, ma in molte Regioni (Sicilia compresa) non si attenderà il famoso termine dell’1 giugno per la riapertura di bar, ristoranti, barbieri e centri estetica. Se i numeri della diffusione del contagio nella nostra Regione, che di giorno in giorno appaiono sempre migliori, continueranno […]

Pubblicato 4 anni fa

Non c’è ancora l’ufficialità, e per attenderla bisognerà ancora aspettare qualche giorno, ma in molte Regioni (Sicilia compresa) non si attenderà il famoso termine dell’1 giugno per la riapertura di bar, ristoranti, barbieri e centri estetica. Se i numeri della diffusione del contagio nella nostra Regione, che di giorno in giorno appaiono sempre migliori, continueranno a fare il loro corso è altamente probabile che a partire da lunedì 18 maggio molte saracinesche cominceranno a rialzarsi. I dettagli, in ogni caso, verranno resi noti nel corso di questa settimana con molta probabilità nella giornata di giovedì. 

 Una cosa, però, appare certa. Nulla, almeno per un primo momento, sarà più come prima. Il Comitato Tecnico Scientifico è chiamato a indicare linee guida che saranno sempre più rigide e ferree per chi aprirà nuovamente i battenti. Prima di tutto bisognerà ridisegnare e riorganizzare gli spazi delle attività commerciali. 

Per i ristoranti, ad esempio, filtra il criterio di uno “spazio non inferiore a 4 metri quadro per ciascun cliente”, salvo che non vengano installate le barriere in plexigass. I commensali dovrebbero mantenere la distanza di un metro, mentre si discute riguardo ai quattro metri tra i diversi tavoli. Il Cts si sta orientando anche verso il suggerimento della prenotazione obbligatoria “per prevenire anche assembramenti di persone in attesa fuori dal locale”. Una cosa che appare ormai certa è che verranno vietati aperitivi a buffet e, in ogni caso, i clienti “dovranno indossare la mascherina in attività propedeutiche o successive al pasto al tavolo”, mentre spetterà ai titolari rendere “disponibili prodotti igienizzanti per clienti e personale anche in più punti in sala”, nonché igienizzare le superfici a fine servizio “evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere)”.

Per i negozi di abbigliamento ci sarà unadistinzione in termini di grandezza del locale: per quelli inferiori ai 25mq, si pensa, l’orientamento è quello di far accedere un solo cliente alla volta. In ogni caso le persone dovranno indossare sempre guanti e mascherine anche quando vorranno provare gli abiti. 

Per i barbieri, parrucchieri e centri estetici una soluzione molto simile: sanificazione quotidiana di locali e apparecchiature e strumentazione e ingresso regolato un solo cliente per volta.

Bisognerà, secondo indiscrezioni, attendere molto probabilmente fino all’1 giugno per le riaperture di piscine e palestre. 

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