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“Focolaio all’ospedale di Agrigento”: l’Asp risponde al sindaco di Raffadali

Botta e risposta tra il primo cittadino di Raffadali, Silvio Cuffaro, e l’Asp di Agrigento. La querelle è nata nella serata di ieri con le dichiarazioni rilasciate dal sindaco durante un suo intervento su Facebook con cui annunciava un altro caso di coronavirus – un dipendente dell’Asp – in paese: “Un nostro concittadino che lavora […]

Pubblicato 4 anni fa

Botta e risposta tra il primo cittadino di Raffadali, Silvio Cuffaro, e l’Asp di Agrigento.

La querelle è nata nella serata di ieri con le dichiarazioni rilasciate dal sindaco durante un suo intervento su Facebook con cui annunciava un altro caso di coronavirus – un dipendente dell’Asp – in paese: “Un nostro concittadino che lavora per l’azienda ospedaliera, focolaio di contagi, è positivo al Covid – ha detto il sindaco – ho sempre cercato di evitare che i nostri concittadini frequentassero l’azienda ospedaliera ma purtroppo la gente che ci lavora ha portato il virus nel nostro paese”. 

Dichiarazioni a cui l’Asp di Agrigento ha risposto nel pomeriggio di oggi con un comunicato: “L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha appreso, con vivo stupore, del contenuto della conferenza stampa straordinaria indetta dal sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, secondo il quale l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento rappresenta un focolaio di infezione da Covid-19. 

A tal riguardo la direzione sanitaria di presidio, di concerto con la Direzione Aziendale, intende rassicurare la collettività circa la piena sicurezza dei percorsi assistenziali all’interno del nosocomio. Alla data attuale, l’Asp di Agrigento ha monitorato costantemente lo stato di salute del personale in servizio nel predetto Presidio; orbene, su 929 tamponi rino-faringei eseguiti, solo quattro risultano essere positivi, per i quali, peraltro, è in corso la validazione diagnostica. E’ ancora opportuno sottolineare che i quattro soggetti risultati positivi, pur prestando servizio all’interno dell’ospedale, non svolgono attività in unità operative con degenza e quindi non hanno contatti con i pazienti ricoverati.  E’ appena il caso di tornare a ribadire che l’ospedale di Agrigento dispone, al suo interno, di percorsi Covid e non-Covid differenziati, finalizzati ad evitare qualsivoglia promiscuità o contatto tra pazienti No Covid e pazienti potenzialmente positivi; inoltre tutto il personale sanitario opera sistematicamente munito di dispositivi di protezione individuale tesi a garantire la sicurezza propria e quella altrui.In conclusione l’Azienda, nel rammaricarsi per l’asserzione del sindaco, istituzione dotata di intrinseca attendibilità, conferma l’assoluta sicurezza dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, anche grazie alla professionalità di tutti coloro che vi operano per assicurare una efficace ed efficiente assistenza sanitaria.”

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