Catania

Frode in commercio e benzina alterata con olio esausto: tre arresti 

I dettagli dell’operazione Fast Truck

Pubblicato 1 anno fa



Nell’ambito di indagini coordinate da questa Procura della Repubblica di Catania, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania della Guardia di finanza hanno dato esecuzione a un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre indagati, ritenuti responsabili del reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici. 

L’indagine, condotta dalle unità specializzate del Gruppo Tutela Finanza Pubblica del Nucleo PEF di Catania della Guardia di finanza, con la collaborazione di funzionari dell’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della DT7 Sicilia di Palermo, trae origine da un controllo effettuato sulla qualità del prodotto petrolifero scaricato presso un distributore stradale della provincia etnea, a seguito del quale è stata riscontrata la non conformità dei campioni prelevati per l’altissimo contenuto di zolfo. 

I successivi approfondimenti investigativi avrebbero permesso, nell’attuale stato del procedimento, in cui non si è pienamente realizzato il contraddittorio con le parti, di ricostruire il meccanismo di frode che sarebbe stato posto in essere dagli indagati Giuseppe Adornetto, 36 anni, Vincenzo Salvatore Adornetto, 64 anni, (classe ‘59) e Claudio Iacono, 66 anni. 

Nel dettaglio, i finanzieri del Nucleo PEF di Catania hanno riscontrato che gli Adornetto, a vario titolo amministratori e legali rappresentanti delle società di autotrasporto GI.SA. Autotrasporti SRL e LP Transport SRLS, aventi la stessa sede operativa sita nella zona industriale di Catania, con l’ausilio di Iacono, già dipendente di quest’ultima con mansioni di autista, avrebbero sfruttato i trasporti di prodotti energetici eseguiti per conto degli ignari committenti per prelevare di volta in volta dalle autobotti migliaia di litri di carburante, sostituendoli con analoghi quantitativi di olii esausti di scarsa qualità. 

Tali operazioni sarebbero state effettuate mediante soste temporanee dell’autocisterna presso la sede societaria della LP Transport, prima di riprendere la marcia verso l’effettivo destinatario, il quale, ignaro della miscelazione, avrebbe ricevuto un prodotto qualitativamente non conforme e, pertanto, inidoneo all’utilizzo per uso autotrazione. 

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