La consegna di 79 chili di hashish a Maddalusa, rito abbreviato per due corrieri francesi
Rito abbreviato per una coppia di francesi arrestata ad Agrigento la scorsa estate con un carico di 79 chili di hashish nascosto nel bagagliaio
Sarà giudicata col rito abbreviato una coppia di francesi arrestata ad Agrigento la scorsa estate con un carico di 79 chili di hashish nascosto nel bagagliaio. Si tratta di Andre Mickael Ben Oliel, 40 anni, e Assia Chabni, 51 anni. Entrambi, originari di Marsiglia, furono bloccati dalla Guardia di finanza sul ponticello di Maddalusa, a due passi da San Leone. I finanzieri avevano già adocchiato le due auto con uno specifico servizio di appostamento effettuato nella stazione di servizio di Sacchitello, a Enna.
Un primo veicolo – con a bordo un marocchino – è stato fermato lungo la strada statale 640 in direzione di Agrigento. L’uomo alla guida, sebbene apparso in un primo momento collaborativo, è riuscito a scappare tra le campagne. All’interno dell’abitacolo non c’era droga ma documenti e un cellulare. La seconda automobile, una Audi RS5, è stata fermata a Maddalusa. Le fiamme gialle hanno effettuato una perquisizione che dava esito positivo: nel bagagliaio del veicolo vi erano tre borsoni all’interno dei quali sono stati rinvenuti 79 panetti di hashish da un chilo ciascuno. Il quarantenne, poco prima di essere arrestato, ha lanciato il cellulare in fondo al fiume per evitare ulteriori accertamenti.
E il perchè di questo comportamento è emerso durante l’udienza di convalida, sette mesi fa, davanti il gip Giuseppe Miceli. Ben Oliel si è categoricamente rifiutato di riferire l’identità dei soggetti che gli avrebbero commissionato il trasporto di un così ingente quantitativo di droga. “Ho paura di ritorsioni” avrebbe confidato al giudice. Lo stesso ha poi detto di non sapere a chi dovesse consegnare l’hashish.