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Lampedusa, Patronaggio: ‘Demolizioni case abusive andranno avanti nei prossimi giorni’ (ft e vd)

Questa mattina, a Lampedusa, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Agrigento, Dott. Luigi Patronaggio, hanno avuto inizio le attività di demolizione di alcuni villini abusivi realizzati all’interno della riserva naturale dell’isola dei conigli, ad assoluta inedificabilità. Le demolizioni fanno seguito ad una attività di mappatura a tappeto del territorio dell’isola da parte dei Carabinieri […]

Pubblicato 5 anni fa

Questa mattina, a Lampedusa, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Agrigento, Dott. Luigi Patronaggio, hanno avuto inizio le attività di demolizione di alcuni villini abusivi realizzati all’interno della riserva naturale dell’isola dei conigli, ad assoluta inedificabilità. Le demolizioni fanno seguito ad una attività di mappatura a tappeto del territorio dell’isola da parte dei Carabinieri della locale Stazione i quali, sin dal 2018, hanno fornito all’Autorità Giudiziaria tutti gli accertamenti necessari ad evidenziare la natura abusiva di decine di immobili costruiti a ridosso della costa.

Le attività di abbattimento, iniziate oggi in una cornice di sicurezza garantita da Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, proseguiranno nei prossimi mesi allo scopo di restituire le aree interessate alla loro totale inedificabilità.

“L’operazione partita nel luglio dello scorso anno si è articolata in tre fasi: ricognizione degli immobili abusivi con il contributo investigativo della locale stazione cc che ha permesso di individuare n 54 abusi; reperimento dei fondi e gara di appalto ad opera del comune di Lampedusa; cronoprogramma concordato delle demolizioni partendo da quelle realizzate in area ad inedificabilità assoluta”, dice il procuratore Luigi Patronaggio.

“Le operazioni andranno avanti nei prossimi giorni e fino ad esaurimento dei fondi posti in bilancio al comune di Lampedusa”, avverte il Procuratore.

Patronaggio
afferma ulteriormente: “L’operazione
antiabusivismo, partita nel luglio dello scorso anno, si è articolata in tre
fasi: prima la ricognizione degli immobili abusivi con il contributo
investigativo della stazione dei carabinieri che ha permesso di individuare,
attraverso una precisa mappatura, i 54 abusi. Poi il reperimento dei fondi e
gara di appalto ad opera del Comune di Lampedusa. Sono stati stanziati 200 mila
euro e, infine, il cronoprogramma concordato delle demolizioni partendo da
quelle realizzate in area ad inedificabilità assoluta. Le operazioni andranno
avanti nei prossimi giorni e fino ad esaurimento dei fondi posti in bilancio al
Comune di Lampedusa”
.

Anche
Legambiente dice la sua con Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia:
“In queste ore sono iniziate le
prime demolizioni di immobili abusivi a Lampedusa grazie all’azione della
Procura della Repubblica di Agrigento e del Procuratore Luigi Patronaggio. Si
ripristinano stato di diritto e integrità ambientale su un’isola di grande
valore paesaggistico e naturalistico, vincolata dall’Unione Europea come Zona
Speciale di Conservazione. L’abusivismo edilizio è una delle principali cause
di consumo del suolo e di minaccia alla biodiversità e ricordiamo che in base
all’ultimo censimento della Regione, Lampedusa è al quarto posto tra i comuni
della provincia di Agrigento per numero di abusi e metri cubi di abuso
edificato per abitante: dal 2009 al 2017 sono stati registrati 174 abusi (uno
ogni 18 giorni), oltre 41.000 mc di costruito abusivo e oltre 6 mc per
abitante. Grave l’assenza del vertice dell’amministrazione comunale sui luoghi,
accanto alle istituzioni dello Stato
– conclude Zanna – che hanno promosso questa azione. Noi
abbiamo invece ritenuto doveroso essere lì stamattina”.

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