Naro

Mafia, liberati terreni confiscati dal giudice Livatino

Di fatto erano rimasti nella disponibilita' di illegittimi occupanti nonostante le denunce e le rivendicazioni

Pubblicato 3 anni fa

I carabinieri hanno liberato dall’occupazione illegale di un pastore e del suo gregge di pecore i terreni di contrada Gibbesi – tra Naro, Campobello di Licata e Canicatti’ -sequestrati grazie al’attivita’ del Sostituto Procuratore della Repubblica di Agrigento Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990. I terreni pur affidati dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla cooperativa sociale “Rosario Livatino – Libera terra” di fatto erano rimasti nella disponibilita’ di illegittimi occupanti nonostante le denunce e le rivendicazioni dei lavoratori e soci.

Nei mesi scorsi sulla vicenda con una formale richiesta al prefetto di Agrigento era intervenuta anche l’associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino” di Canicatti’ che ha sensibilizzato il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio. Sara’ proprio il magistrato domani mattina a procedere alla formale restituzione delle decine di ettari di terreno occupati alla cooperativa sociale “Rosario Livatino – Libera Terra”. L’appuntamento e’ per domani mattina alle 9 alla caserma dei carabinieri di Naro da dove, dopo una breve cerimonia di riconsegna dei terreni liberati, autorita’, rappresentanti delle associazioni, soci e lavoratori raggiungeranno i terreni di contrada Gibbesi.

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