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Mazara, i 18 pescatori finalmente a casa

Tutti negativi tamponi eseguiti, i primi abbracci con i parenti

Pubblicato 3 anni fa

Giorno di festa a Mazara del Vallo; Dopo 108 giorni di prigionia a Bengasi, i 18 pescatori dei due pescherecci Antartide e Medinea sono ritornati a casa.

“Bentornati a casa! Tutta la Sicilia vive con voi e con le vostre famiglie questa giornata di gioia”. Cosi’, in un post su Facebook, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Le due barche Medinea e Antartide sono approdate in banchina, al suono delle sirene di alcuni pescherecci. Sul bordo del molo, protetti dagli ombrelli, i parenti dei marinai che saltano di gioia.

“Ci hanno trattato malissimo”. Sono le uniche parole pronunciate da Pietro Marrone, il Comandante della Medinea che ha appena lasciato il porto di Mazara del Vallo (Trapani). “Sono felice di essere tornato a casa”, ha aggiunto. Accanto a lui ‘mamma Rosetta’, la donna di 74 anni che non ha mai smesso di lottare nei 108 giorni di sequestro.

Un medico e quattro sanitari dell’Usca di Trapani sono saliti a bordo per le visite mediche e per effettuare i tamponi rapidi sui pescatori, che sono risultati tutti negativi. Contestualmente ai tamponi rapidi sono stati eseguiti anche quelli molecolari il cui risultato sara’ noto non prima di sei ore. Adesso i pescatori potranno lasciare il porto e recarsi nelle proprie abitazioni con i familiari, dove dovranno passare la quarantena. 

“Pensavamo di non vederti più– ha detto la cognata di Bernardo Salvo mentre lo abbraccia fuori dall’auto- è stato terribile Aspettare senza sapere nulla”. I pescatori stanno lasciando il porto a brodo delle auto dei familiari. Alcuni si sono fermati con i cronisti, altri no.

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