Lampedusa

Migranti, Coisp: “Poliziotti in nave da 48 ore senza pasti e bagni”

Lo dice il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese

Pubblicato 3 anni fa

“Le condizioni di lavoro dei poliziotti impegnati nella gestione dei flussi migratori sono sempre più degradanti, con turni di lavoro massacranti in situazioni igienico-sanitarie inaccettabili. Emblematico è il caso dei colleghi del reparto mobile di Palermo, costretti da ieri mattina a un vero e proprio tour de force che terminerà dopo 48 ore continuative di lavoro: una follia”.

Lo dice il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese. “Ieri alle 5 del mattino – spiega – 20 poliziotti sono stati mandati a Mazara del Vallo (TP) per imbarcarsi sulla nave nave Pietro Novelli della Siremar diretta a Lampedusa. L’imbarcazione, arrivata a Mazara con a bordo 350 extracomunitari, avrebbe dovuto salpare alle 7 ma, a causa di un guasto, è ripartita solo alle 16, dopo una lunga attesa al porto, senza neppure poter consumare un pasto”.

“Sulla nave, priva di ristorante o mensa, i poliziotti non hanno potuto cenare né accedere ai servizi igienici, intasati e sporchi, e sono stati costretti a dormire in cabine due metri per due, prive di bagno e asciugamani. Arrivata a Lampedusa, la nave ha caricato altri 350 extracomunitari e ripartirà alla volta di Mazzara per poi portarli a Milo. I colleghi sono ancora a bordo, in una vera e propria odissea. Una vicenda incredibile che chiama in causa il ministro Lamorgese e tutto il governo: così non si può andare avanti”, conclude Pianese.

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