Lampedusa

Migranti, i leghisti Zoffili e Pucciarelli: “situazione hotspot esplosiva”; Replica la Prefettura

A fronte dei continui sbarchi a Lampedusa l’hotspot di contrada Imbriacola ha ospitato un numero elevato di persone. A sorpresa questo pomeriggio i leghisti Eugenio Zoffili, deputato e presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, e Stefania Pucciarelli, […]

Pubblicato 3 anni fa

A fronte dei continui sbarchi a Lampedusa l’hotspot di contrada Imbriacola ha ospitato un numero elevato di persone.

A sorpresa questo pomeriggio i leghisti Eugenio Zoffili, deputato e presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, e Stefania Pucciarelli, senatrice e Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni in cui si trova la struttura di prima accoglienza dell’isola.

Le dichiarazioni dei leghisti Zoffili e Pucciarelli:

“Abbiamo rilevato una situazione intollerabile. A fronte della capienza massima di 192 ospiti, ne erano presenti 685 in condizioni igienico sanitarie vergognose, assembrati e alcuni senza mascherina. Ci è stato riferito che la scorsa settimana si sono toccate punte di 1.200 migranti stipati nella struttura, situazione esplosiva che mette a rischio anche gli operatori delle Forze dell’Ordine, che ringraziamo per il loro impegno. Questa è l’accoglienza secondo il governo Conte ma non si può chiamare umanità, con bambini costretti a giocare in terra tra la sporcizia. Porteremo queste immagini in Parlamento e agiremo in tutte le sedi possibili per denunciare questa vergogna. Il Premier Conte anziché sottoporre continuamente i cittadini italiani ai suoi show televisivi dovrebbe fare semplicemente due cose: venire di persona nell’hotspot di Lampedusa e chiudere subito i porti al traffico degli esseri umani”.

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Replica la Prefettura di Agrigento

 L’hotspot di Lampedusa durante i primi 16 giorni di novembre e’ stato interessato dall’arrivo, anche con sbarchi autonomi, di oltre 4 mila migranti, fra i quali una elevata percentuale di minori non accompagnati. Gli stranieri sono stati tutti sottoposti a tampone rapido anti-Covid e dopo il fotosegnalamento sono stati imbarcati sulle navi quarantena o trasferiti in varie strutture d’accoglienza della Sicilia. Anche oggi e’ presente in rada – secondo quanto fa sapere la Prefettura di Agrigento – la nave Allegra che non ha potuto imbarcare i migranti per le condizioni meteomarine avverse. “Ai migranti presenti nel centro, nonostante i numeri significativi, viene fornita, con grande impegno e umanita’, la necessaria assistenza. Vengono forniti loro i presidi di sicurezza che, pero’, non sempre i migranti indossano nonostante la capillare opera di persuasione svolta dai mediatori presenti – spiega la Prefettura – . Il centro di contrada Imbriacola, inoltre, e’ oggetto di frequenti interventi di sanificazione e comunque viene assicurata, dove possibile, la separazione degli ospiti . Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione della palazzina che nell’arco di pochi giorni sara’ disponibile a ospitare i migranti”.

I lavori al ‘lotto 2′ sono ormai conclusi, tranne qualche rifinitura e la sistemazione degli arredi. E’ prevista per lunedi’ 23 la formale consegna dell’edificio A1, adibito ad alloggi, che consentira’ gia’ nell’immediato una piu’ razionale distribuzione degli ospiti. Con l’edificio A1 pienamente operativo si potra’ passare da 192 a 328 posti a disposizione, 136 in piu’ degli attuali.

“Gli interventi nel centro d’accoglienza vanno ancora avanti, rende noto la Prefettura. Per quello che e’ il “lotto 3″ risultano conclusi i lavori di rifacimento della recinzione esterna che potra’ assicurare un incremento del livello di sicurezza del centro. Nello stesso piano dei lavori rientra la ristrutturazione degli ulteriori ambienti destinati ad alloggi che agli uffici utilizzati dalla polizia, anche per garantire il rispetto del distanziamento sociale anti-Covid.”

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