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Sequestro Scala dei turchi, Procura: ‘Carente tutela sito di immenso valore storico’

“A fronte di un sito di immenso valore storico, paesaggistico e geologico, si deve purtroppo registrare una carente tutela dello sito stesso, verosimilmente attribuibile all’ambiguo status giuridico dello stesso”. E’ quanto scrive la Procura di Agrigento, come anticipa Adnkronos, nel provvedimento di sequestro della Scala dei Turchi, candidato a diventare Patrimonio dell’Unesco. Da anni c’è […]

Pubblicato 4 anni fa

“A fronte di un sito di
immenso valore storico, paesaggistico e geologico, si deve purtroppo registrare
una carente tutela dello sito stesso, verosimilmente attribuibile all’ambiguo
status giuridico dello stesso”.

E’ quanto scrive la Procura di Agrigento, come anticipa Adnkronos, nel provvedimento di sequestro della Scala dei Turchi, candidato a diventare Patrimonio dell’Unesco. Da anni c’è una forte diatriba sulla proprietà del sito, uno dei più visitati in Italia. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati Ferdinando Sciabarrà, l’uomo che risulta catastalmente proprietario di una parte della Scala dei turchi.

“Va detto che il sito
viene rivendicato come di proprietà dell’indagato che ne detiene il possesso di
fatto. L’indagato, da parte sua
– scrivono i magistrati – senza avere mai effettuato alcuna opera a protezione del sito, sia dal
punto di vista della tutela paesaggistica che della messa in sicurezza, ha
avanzato pretese di carattere economico sullo sfruttamento del sito e ha
preteso di effettuare opere di recinzione dello stesso, così innescando un
contenzioso con il Comune di Realmonte che ha contestato all’indagato la
proprietà del bene”.

“Le accurate indagini
svolte dalla Capitaneria di porto hanno permesso di accertare che le ragioni
del Comune di Realmonte non sono affatto infondate”,
si legge nel provvedimento. (adnkronos)

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