Raffadali

A scuola di pasticceria: la Di Stefano incontra gli studenti del Nicolò Gallo

La Di Stefano accoglie nei suoi laboratori alcune classi delle scuole superiori del territorio che avranno modo di cimentarsi con le pratiche dell’arte pasticcera sotto la guida di Enzo Di Stefano e del suo team.

Pubblicato 1 anno fa

Si è svolto ieri, venerdì 21 aprile, presso la sede della Di Stefano – il primo incontro di un ciclo di appuntamenti rivolti agli studenti delle scuole superiori, al fine di aiutarli nella fase di orientamento sulle scelte future da compiere in ambito formativo e/o lavorativo. I primi a cimentarsi con quest’attività che collega direttamente la scuola e le aziende del territorio sono stati i giovani dell’Istituto Superiore Statale Ipsceoa “N. Gallo”. Nello specifico, hanno avuto modo di scendere in campo e di passare dalla teoria dello studio alla pratica del lavoro. Sotto la guida del “Maestro” Enzo Di Stefano e del suo team, infatti, si sono cimentati con la preparazione del gelato e di alcuni semilavorati.

«Queste giornate dedicate alla pratica del lavoro – spiega la Dirigente dell’istituto, Girolama Casà – s’inseriscono all’interno di alcuni progetti organizzati dalla scuola, come il  PCTO, ovvero, i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Il protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto con la Di Stefano dolciaria per noi ha un doppio valore in quanto avvicina i nostri studenti al mondo del lavoro, facendoli entrare nel vivo delle attività produttive dell’azienda, ed allo stesso tempo, li avvicina al territorio e a realtà che, come la Di Stefano, hanno fatto della valorizzazione delle materie prime isolane il fiore all’occhiello delle loro ricette. Siamo molto fieri di questa collaborazione. Il nostro auspicio è che gli studenti possano acquisire competenze indispensabili per potersi inserire nel mondo del lavoro». 

Valorizzare un territorio vuol dire essere custode del suo passato, sostenitore attivo del suo presente e mecenate del suo futuro. La Di Stefano lo sa bene, perché, da anni, parallelamente al suo core business legato alla produzione di prodotti dolciari, porta avanti dei progetti collaterali insieme ad artisti, designer, associazioni, come il FAI, e fondazioni, come Farm Cultural Park volti a raccontare una Sicilia inedita, ma che in realtà esiste già da tempo e sulla quale in molti  – e non solo chi qui ci è nato – stanno scommettendo.

«Siamo molto contenti dell’incontro di questa mattina, dichiara il pasticcere, Enzo Di Stefano. Se è vero che il nostro è il mestiere più dolce del mondo, è anche vero che richiede molto rigore, disciplina e orari precisi. Va anche detto, però, che ci restituisce grandi soddisfazioni quando le ricette vengono apprezzate e capite nella loro intenzione di eliminare gli eccessi senza escludere il gusto, e nella loro essenza di preparare dei prodotti pensati per i nostri figli. L’amore e l’impegno nei confronti della Sicilia e del “futuro” è da sempre una nostra priorità e avere l’opportunità di dare dei nomi e dei volti a questo “futuro”, di conoscerli e, magari, di incuriosirli e farli appassionare all’arte pasticcera è una sfida molto stimolante per noi». 

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